Coronavirus Modena "Così andiamo a caccia dei portatori sani"

Da ieri al via lo screening seriologico sugli operatori sanitari. Borsari (Ausl): "Abbiamo iniziato dai reparti più a rischio"

Primi prelievi seriologici

Primi prelievi seriologici

Modena, 3 aprile 2020 - Era uno dei provvedimenti più attesi: lo screening sugli operatori sanitari e sono già centinaia i test effettuati ieri. Come annunciato dalla Regione, infatti, anche a Modena ha preso il via lo screening al personale socio sanitario dell’Emilia-Romagna ovvero operatori della sanità pubblica, privata convenzionata e dei servizi socioassistenziali, sia sintomatici che asintomatici. L’obiettivo è quello di garantire la sicurezza degli operatori e consentire loro di lavorare in condizione di massima tutela, per sé e per i pazienti.

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Come avviene lo screening? I test sierologici permettono di verificare attraverso un prelievo del sangue, in tempi rapidi, la presenza e il tipo di anticorpi nell’organismo, e quindi di sapere se il paziente è venuto in contatto con il virus e se è diventato immune. Chi risulta negativo verrà testato dopo 15 giorni, i positivi saranno sottoposti a un tampone tradizionale per averne conferma.

A spiegare l’avvio dello screening è la direttrice sanitaria Ausl Silvana Borsari: "Da oggi è attivo un piano strutturato di test che prende il via dagli operatori impegnati nei reparti più a rischio - emergenza-urgenza, rianimazioni e reparti Covid - e soprattutto da quelle Case residenza anziani che stanno vivendo le situazioni più impegnative dal punto di vista delle positività. Pavullo, Vignola, Carpi, Mirandola e il 118 di Modena, hanno iniziato i primi prelievi, e si continuerà nei prossimi giorni estendendo l’attività su tutti i distretti. Sino ad oggi – sottolinea – abbiamo eseguito i tamponi sugli operatori che si sono dichiarati sintomatici; con febbre, tosse, raffreddore. L’azienda si è occupata di tenere sotto controllo i professionisti provvedendo all’isolamento domiciliare e individuare i contatti stretti. Complessivamente sui nostri professionisti abbiamo eseguito circa cinquecento tamponi".

"Ora - prosegue - inizia una seconda fase; ovvero i test sierologici su tutti i dipendenti asintomatici; abbiamo già eseguito circa 110 prelievi sui nostri professionisti; 70 su quelli delle case protette. Nei prossimi giorni coinvolgeremo tutti i professionisti delle aree più a rischio per poi diffonderlo a tutti. Il programma prevede che in 14 giorni siano testati tutti i professionisti delle aziende. Chi risulta positivo, ovviamente, continua ad essere monitorato".

Borsari spiega come sul prelievo venga effettuata una valutazione sierologica degli anticorpi contro il virus; in base alla presenza degli stessi i professionisti saranno sottoposti al tampone. "Dal 14esimo giorno dovremo rincominciare i test e abbiamo a disposizione laboratori importanti al Policlinico e a Baggiovara che hanno già iniziato la prima fase di elaborazione dei test". Borsari ha sottolineato come si cerchi di impedire la diffusione del virus proprio andando ad individuare i portatori sani: "Possiamo identificare chi è già venuto in contatto col virus e ha gli anticorpi, potendo così riprendere il lavoro in sicurezza".

v. r.