Coronavirus Modena, sierologico per studenti e familiari. Farmacie prese d'assalto

Lo screening gratuito parte lunedì, Casale (Federfarma): "Hanno già aderito 82 colleghi. Interesse altissimo"

Silvana Casale (Federfarma)

Silvana Casale (Federfarma)

Modena, 17 ottobre 2020 - Grazie all’accordo siglato tra Regione e Federfarma Emilia Romagna, da lunedì nelle farmacie aderenti sarà possibile effettuare il test diagnostico sierologico rapido che consente di conoscere l’esito in soli 15 minuti. Il progetto di screening è destinato agli studenti e ai loro familiari conviventi, nonché agli universitari residenti in Emilia Romagna o non residenti, ma con scelta del medico in Regione. Il test è gratuito ed è effettuabile soltanto su prenotazione direttamente presso una delle farmacie aderenti e solo in assenza di sintomi, presentandosi all’appuntamento con mascherina, tessera sanitaria e documento di identità. I risultati saranno registrati in digitale e trasmessi tempestivamente ai dipartimenti di Sanità Pubblica, che, in caso di positività, si attiveranno per verifica tramite il tampone. La presidente di Federfarma Modena, Silvana Casale, conferma un altissimo interesse da parte della popolazione.

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Dottoressa Casale, sono già tante le prenotazioni per il test? "C’è grandissimo interesse e le aspettative sono alte. Se ne parla da tempo e le farmacie sono subissate di telefonate di persone che chiedono informazioni o che vogliono prenotare il test. Sono già centinaia le prenotazioni effettuate se consideriamo che finora hanno aderito 82 farmacie sulle 180 associate a Federfarma. Ma altre si stanno ancora attrezzando e penso il numero aumenterà".

Le farmacie devono attrezzarsi, per voi è uno sforzo importante? "E’ una attività che va ad aggiungersi al lavoro di routine, alcune farmacie hanno addirittura deciso di effettuare il test sierologico negli orari di chiusura. C’è infatti la necessità di non creare file e assembramenti. Le farmacie hanno dovuto ricavare uno spazio dedicato in cui accogliere studenti, dal bambino al maggiorenne, e genitori e parenti conviventi. Alcuni farmacisti hanno anche assunto un infermiere, un professionista che possa assistere il cittadino durante il test".

Un grande impegno tra prenotazioni, test e trasmissione dei risultati... "Sì, ogni farmacia deve organizzare in autonomia le prenotazioni, garantire accessi che evitino assembramenti, dedicarsi alla raccolta del campione ematico, igienizzare i locali e poi passare al lavoro di trasmissione dati".

In che cosa consiste il test? "In realtà è un autotest, cioè è il cittadino che deve pungere il proprio dito o quello del figlio".

Che cosa succede in caso di positività al test sierologico? "Solo in caso di positività, si verrà contattati dall’Ausl che disporrà il tampone vero e proprio. L’esito sarà presente anche sul fascicolo sanitario elettronico".

E’ più importante che al test si sottoponga lo studente o l’intera famiglia? "E’ importante che si sottoponga al test il nucleo famigliare. Se ci sono ad esempio nonni conviventi, è bene lo facciano. Lo scopo è monitorare e contenere la pandemia".