Coronavirus Modena ultima ora, c'è un altro morto, 82 contagiati. Provincia chiusa

La vittima aveva 85 anni. I tamponi positivi sono 9 in più, cinque province emiliano romagnole 'zona rossa'

Ospedale

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Modena, 7 marzo 2020 - Crescono i contagi da coronavirus a Modena e oggi si registra anche un'altra vittima.  Si tratta di un anziano di 85 anni. Il numero delle persone positive al tampone è cresciuto di altre 9 unità rispetto a ieri, facendo crescere il numero totale da 73 a 82. Chiusa la provincia di Modena, insieme alla Lombardia e ad altre 10 province in tutta Italia.

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Nelle "zone rosse" i cittadini con qualche linea di febbre (sopra i 37 gradi, ndr) dovranno restare nel proprio domicilio e limitare al massimo i contatti. Già ieri sera, alla fine del consiglio dei ministri, il premier Conte aveva chiesto ai ministri presenti la necessità di una ulteriore stretta. Chiuse palestre, piscine, musei e centri culturali.

Ieri il ‘termometro’ dei contagiati modenesi da Coronavirus era schizzato in alto. Se giovedì, infatti, i nuovi casi segnalati erano stati solo 4, ieri se ne sono contati ben 28In Emilia Romagna sono complessivamente 1.010 i casi positivi (140 in più rispetto all’aggiornamento di ieri pomeriggio). Aumentano ancora le guarigioni, che passano da 17 a 25. I pazienti in terapia intensiva sono 64. Si registrano altri 11 decessi, che complessivamente salgono a 48. 

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image Nonostante l’aumento, va segnalata una buona notizia: una persona proprio ieri è uscita dalla terapia intensiva ed è stata trasferita al reparto di malattie infettive, sempre al Policlinico. Come di consueto, ieri pomeriggio la Regione ha fatto un ampio punto della situazione, in cui sono emerse importanti novità legate all’organizzazione degli ospedali sul territorio emiliano romagnolo. Il commissario Sergio Venturi (l’ex assessore alla Sanità rientrato per gestire l’emergenza visto che il suo successore Donini è a casa col virus) ha spiegato: "Stiamo riprogrammando l’attività degli ospedali , con la possibilità di creare degli Ospedali Covid-19 da utilizzare fino a quando ci sarà l’emergenza. Stiamo potenziando ovunque la nostra capacità di risposta dove abbiamo spazi a disposizione e dove abbiamo meno capacità ricettiva stiamo facendo accordi con il privato accreditato".

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La Regione ha anche aggiornato il conteggio dei punti triage allestiti davanti alle strutture ospedaliere per ‘filtrare’ gli ingressi: attualmente sono presenti a Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo nel Frignano e Modena città, dove la tenda è davanti alla sede del 118, a supporto degli operatori. Sono in preparazione, inoltre, due tende da allestire davanti alle case circondariali del capoluogo e di Castelfranco Emilia, sempre per monitorare i nuovi ingressi. L’incontro con Venturi è stata anche l’occasione per tornare su uno dei temi più discussi dall’inizio dell’emergenza, e cioè la mancata chiusura di palestre, centri sportivi, piscine e altri servizi ricreativi, da alcuni considerata un controsenso vista la contemporanea chiusura di asili, scuole e università. Venturi, rivelando che ben 16 persone si sono ammalate in una bocciofila nel bolognese, ha detto: "È una situazione che non possiamo permetterci. I posti di terapia intensiva sono ora il nostro bene più prezioso e dobbiamo preservarli, non metterli a rischio per una partita di bocce". E proprio per questo, ha proseguito, "stiamo valutando, insieme al Governo, provvedimenti più restrittivi anche per piscine, palestre, luoghi e centri dove si concentrano ancora molte, troppe persone. È necessario mettere in atto tutte le misure possibili per contenere il contagio al massimo".

Visite mediche e interventi chirurgici, cosa cambia

Anche nel Modenese viene sospesa l'erogazione di attività ambulatoriali non urgenti negli ospedali per far fronte alle nuove necessità legate alla gestione dell'epidemia del coronavirus. Le aziende sanitarie modenesi (Ausl Modena, Aou Modena e Ospedale Sassuolo Spa) sospenderanno tali attività a partire da lunedì 9 marzo. Chiusi anche gli sportelli Urp del Policlinico e dell'Ospedale Civile.

Saranno invece mantenuti tutti gli accessi urgenti secondo le modalità previste dal catalogo provinciale e le prestazioni di diagnostica radiologica e neuroradiologica presso il Policlinico e l'Ospedale Civile di Baggiovara, presso gli ospedali della rete provinciale e alla Casa della Salute di Castelfranco.

Saranno sospese anche le visite ambulatoriali in libera professione nel periodo 9-21 marzo. Da lunedì l'Ausl sospenderà anche le attività chirurgiche programmate presso i propri ospedali. Saranno mantenute quelle di oncologia e urgenze.

Si tratta di una misura di carattere temporaneo e a scopo precauzionale, sottolineano le Asl, con l'obiettivo di ridurre al minimo l'afflusso di pazienti e accompagnatori in ospedale per contenere la diffusione del Covid-19 e di riorganizzare l'attività dei sanitari.