Ieri in appennino si è sollevato un polverone quando si è diffusa la notizia che Anas effettuerà un intervento sulla SS12 Nuova Estense, dal chilometro 157 + 200 al chilometro 157+ 500 (300 metri), in territorio di Maranello vicino al confine con Serra. Sarà istituito un senso unico alternato, regolato da semaforo con chiusura dell’unica corsia di marcia in direzione Modena, a partire dalle ore 9 lunedì prossimo fino alle 19 del 14 febbraio 2023. Si prospettano quindi tre mesi e oltre di disagi per i tantissimi pendolari che transitano su quest’arteria, che da Pavullo conduce in pianura, accentuati dal fatto che i lavori si svolgeranno durante mesi invernali. Fratelli d’Italia Pavullo e Frignano attacca il sindaco di Maranello, che è stato il primo, sulla pagina Facebook Città di Maranello, a lanciare la notizia dell’apertura del cantiere. "Ci tiene a scaricare l’intera responsabilità su Anas – dice Federica Galloni, coordinatrice di Fd’I – quando a livello nazionale certe pianificazioni avvengono almeno molti mesi prima". E il sindaco Luigi Zironi, ribatte: "Anas ci ha detto del cantiere per la prima volta ieri (giovedì stesso) e pochi minuti dopo abbiamo avvisato la cittadinanza. Sulla Nuova Estese, che è strada statale, Anas ha la gestione e la competenza esclusiva, anche sulla comunicazione, e non condivide con i comuni la propria programmazione. Rigettiamo al mittente accuse avulse dalla realtà". Galloni definisce la scelta di Anas incomprensibile. "Non vogliamo immaginare – dice – le ripartenze in pendenza dei mezzi pesanti con il manto stradale imbiancato. Per non parlare dei disagi di chi fruisce dei mezzi pubblici: studenti e lavoratori". "Davvero non c’era modo di evitare ai pendolari questo ennesimo sacrificio? Come Fratelli d’Italia ci batteremo in ogni sede affinché, almeno durante le ore diurne di massimo traffico, per limitare i disagi, Anas si impegni a garantire movieri". Critiche anche il sindaco di Pavullo. "Non si è preoccupato – dice Galloni – di confrontarsi con Anas. Allora lo faremo noi: attendiamo risposte".
Walter Bellisi