"Così controlleremo a distanza i pazienti malati di cuore"

Donato nuovo strumento al programma assistenziale per lo scompenso cardiaco

Al "Pascia" – Programma assistenziale scompenso cardiaco, cardiopatie dell’infanzia e a rischio, di cui è responsabile la professoressa Maria Grazia Modena di Unimore, è stato donato un nuovo strumento che permette di seguire i pazienti malati gravemente di cuore con la “telecardiologia”.

La donazione è stata effettuata dalla famiglia di Alessandro Guerzoni, un giovane scomparso quattro anni fa per complicazioni cardiache dopo aver combattuto una vita intera con una cardiopatia congenita.

Il sistema donato, il cui valore supera i 4.000 euro, permetterà ai pazienti scompensati a livello cardiaco di poter essere monitorati da remoto nell’elettrocardiogramma, la pressione arteriosa, la febbre, il peso corporeo, attraverso wi-fi o blue tooth direttamente dal centro "Pascia". Il sistema sostanzialmente mette in connessione costante il paziente al centro che in caso di registrazioni anomale potrà richiamare il malato in ambulatorio per un controllo.

"Alessandro Guerzoni è nato nel 1974 con una gravissima cardiopatia congenita. In quegli anni la cardiochirurgia delle cardiopatie congenite complesse era ancora agli albori in Italia – afferma Maria Grazia Modena –. Purtroppo quando è venuto a mancare questo sistema non esisteva ed il suo sviluppo è stato accelerato nel corso della pandemia che ha dato un enorme slancio alla telemedicina. Grazie a Umberta e Claire, lo zio di Alessandro che lo ha cresciuto come un padre, a Pascia si potrà applicare questo sistema e una targa ricorderà, per sempre, Alessandro Guerzoni".