«Costruzioni, primi segnali di rinascita»

L’Ance Emilia-Romagna: «Vendite a + 4,9% nell’ultimo anno. I finanziamenti per il residenziale sono aumentati del 20%»

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Secondo l’Ance regionale (l’organismo associativo dell’edilizia) anche nel 2019 si è confermata la lenta ripresa del settore delle costruzioni in Emilia-Romagna dopo gli anni della grande crisi registrata tra il 2007 e il 2015. Secondo l’analisi dell’associazione nell’anno appena concluso si è osservato infatti un aumento del 2,9% (+2,3% la media nazionale) degli investimenti in costruzioni rispetto al 2018, confermando una dinamica positiva in atto da tre anni. Per il 2020 si prevede poi un aumento dei livelli produttivi pari al 2% in termini reali (+1,7% la media nazionale).

A Modena le imprese nel settore delle costruzioni sono 7.070 con una dimensione media di 2,9 addetti. Gli occupati complessivi sono 14.500. Nella nostra provincia le compravendite di abitazioni nei primi 9 mesi del 2019 sono state 6.078, con una crescita del 4,9% (nel Comune capoluogo crescono del 7,2% mentre negli altri comuni della provincia del 4%). Attenzione però, non tutti i dati sono positivi in Emilia-Romagna, a partire dai crediti erogati per gli investimenti sul mattone. Modena però, sembra fare eccezione. Premessa: tra il 2007 e il 2017 i finanziamenti erogati per nuovi investimenti in costruzioni sono diminuiti in Italia di circa il 70%, in particolare nel comparto residenziale. Solo nel 2018 si è osservata una variazione positiva

(+6,6% rispetto al 2017 nel residenziale e +15,8% nel non residenziale). Nel 2019 sono tornati però nuovamente a diminuire, anche in Emilia-Romagna. Se per il non residenziale la contrazione dei finanziamenti (mediamente del 46%) ha interessato tutte le province (-33,4% a Modena) tranne quella di Piacenza (che ha segnato +47% di nuovi mutui), quella che riguarda il residenziale (la media è -3,2%) ha

registrato variazioni molto positive a Parma, Modena (+20%) e Piacenza, sostanzialmente pari a zero a Bologna e piuttosto negative nelle restanti province. Insomma, i segnali di vitalità sembrano esserci,

«Il settore delle costruzioni emiliano-romagnolo da alcuni anni sta uscendo dal lungo periodo della crisi – ha detto a questo proposito Stefano Betti, presidente di Ance Emilia-Romagna – seppure con ritmi e valori ancora molto distanti da quelli che hanno preceduto il 2008. La strada verso la risalita è perciò lunga e complessa e necessita di scelte e interventi che possano consolidare la ripresa. Il 2019 è stato un altro anno con segni quasi tutti timidamente positivi, anche se continua a preoccupare l’andamento del mercato del credito».