Covid bambini. "Pericoloso anche per i sani. Non si può prevedere chi avrà complicanze"

La prof Marotti, pneumologa dei piccoli: "La vaccinazione protegge dalle conseguenze gravi della malattia e anche dal ’long Covid’"

La professoressa Francesca Marotti, pediatra del Policlinico

La professoressa Francesca Marotti, pediatra del Policlinico

Modena, 30 dicembre 2021 - "E’ la pneumologa dei bimbi, esperta in patologie respiratorie in età pediatrica e, da quasi 2 anni, in prima linea nello studio degli effetti del Covid sui più piccoli. La professoressa Francesca Marotti, pediatra del Policlinico, fa il punto sulla malattia da Covid 19 negli under 14.

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Quali sono i sintomi riscontrati oggi nella fascia pediatrica? "Circa la metà dei bambini infettati è asintomatica. In età prescolare il sintomo più comune è un raffreddore, a volte associato a tosse e febbre. Possono esserci vomito, diarrea e dolore addominale. La cefalea è il sintomo d’esordio più comune nei più grandi". Quali sono i rischi della malattia nei bambini e con quale incidenza si presentano? "Dagli ultimi dati nazionali, tra tutti i bambini che hanno avuto un tampone positivo, hanno necessitato di ricovero circa il 5% sotto i 3 anni di età, e tra lo 0,5 e l’1% circa nelle età successive. Circa il 3% ha necessitato di ricovero in terapia intensiva. In Italia a non avercela fatta sono stati al momento 35 bambini. Le complicanze più gravi in fase acuta sono il coinvolgimento polmonare e cardiaco. La complicanza più temuta è la sindrome infiammatoria multisistemica (Mis-C), che comporta un coinvolgimento di molti organi vitali (cervello, cuore, fegato, reni, apparato gastrointestinale e alterazioni di alcune cellule del sangue) con conseguenze di danno potenziale di questi organi a lungo termine; può portare anche al decesso.

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Long Covid, quanto è diffuso e cosa comporta? "In Italia coinvolge il 7% dei bambini che si sono infettati. I sintomi più riportati sono affaticamento, mal di testa, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione, dolori muscolari e articolari, difficoltà respiratoria, palpitazioni. Può durare anche parecchi mesi ed è più grave nei bambini che hanno avuto un’infezione sintomatica. Purtroppo, però, riguarda anche bambini e ragazzi che hanno avuto un’infezione senza sintomi". E’ vero che il Covid è pericoloso solo per i bambini cosiddetti fragili? "I bambini con alcune patologie di base sono a maggior rischio di infezioni più gravi con qualunque virus. Ricordiamoci, però, che tra i fattori di rischio c’è anche un eccesso di peso corporeo che di per sé nel pensiero comune non rende il bambino ’fragile’. Ma purtroppo, anche per esperienza diretta del nostro reparto di Pediatria a Modena, i casi più gravi si sono verificati in bambini e ragazzi del tutto sani, sportivi, senza alcun apparente fattore di rischio. Tra gli effetti collaterali del vaccino, molti genitori temono la miocardite. E’ più ’facile’ soffrirne in caso di contagio o in caso di vaccino? "La miocardite da vaccinazione a RNAm è sempre risultata lieve, di breve durata e senza conseguenze. E’ estremamente rara e ha necessitato nei casi peggiori di 1-2 giorni al massimo di ricovero ospedaliero. Nei bambini più grandi e nei ragazzi si è verificata nel mondo in pochissimi casi (meno di 10 casi su molti milioni di vaccinati). In Italia i cittadini sotto i 18 anni sono circa 8 milioni. Dall’altra parte, invece, non sono stati pochi i bambini, anche modenesi, che hanno necessitato di ricovero in terapia intensiva cardiologica per miocardite da infezione da Sars CoV2, mentre non abbiamo avuto alcun ricovero per miocardite da vaccino". Perché vaccinare un bambino sano? "Perché, se sappiamo che alcuni bambini sono a rischio maggiore di patologia grave, questa purtroppo si verifica ’a sorpresa’ anche in soggetti apparentemente del tutto sani. E non abbiamo modo di distinguere chi andrà incontro a complicanze. E, infine, non è trascurabile l’effetto deleterio sulla qualità di vita che determina il long Covid. La vaccinazione, in chi si è comunque infettato, ha protetto dalla comparsa del long Covid". Il vaccino per i piccoli sarà efficace anche contro la variante Omicron? "Questa è una risposta che scientificamente ancora non possiamo dare, dovremo aspettare del tempo per capirlo con certezza. Ma se sta funzionando nell’evitare complicanze nell’adulto, non c’è motivo di credere che non funzionerà anche nei bambini". A ormai 2 anni dall’inizio della pandemia, che impatto ha avuto il Covid sui bambini? "Vorrei soffermarmi sull’impatto sociale. Loro, come tutti e più di tutti, meritano di avere una vita il più possibile normale. Libera. E l’arma migliore che per ora abbiamo, anche se non infallibile, è il vaccino. Sfruttiamola! E, per il momento, ancora con la mascherina sul viso".

 

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