Covid, focolaio al Ramazzini di Carpi. Positivi 5 pazienti

Sospese le visite dei parenti. Stefania Ascari, direttrice del distretto: "Continuano le indagini"

La direttrice del distretto di Carpi Stefania Ascari

La direttrice del distretto di Carpi Stefania Ascari

Carpi (Modena), 28 ottobre 2020 - Nell’ambito dello screening di controllo che viene effettuato ciclicamente sui pazienti ricoverati, presso la lungodegenza dell’ospedale di Carpi è stata individuata una positività al tampone. Il paziente, che ha avuto accesso tramite Pronto soccorso, era negativo al tampone di ingresso, mentre allo screening del settimo giorno di ricovero è risultato positivo, pur essendo asintomatico. Subito collocato in isolamento, l’Ausl ha attivato il consueto piano straordinario di tamponi su tutti gli altri pazienti – attualmente senza sintomi sospetti – della Medicina Interna e della Lungodegenza, reparti in cui il paziente era stato collocato. Inoltre, la sorveglianza sanitaria aziendale, ha disposto l’effettuazione del tampone ai professionisti e operatori sanitari dei due reparti. Dall’ulteriore approfondimento tutti gli operatori finora sottoposti a screening (circa 50) sono risultati negativi, mentre tra i pazienti ricoverati (circa 40) sono emerse ulteriori 4 positività in pazienti che attualmente hanno un quadro senza sintomi suggestivi da Covid-19 e che sono stati isolati.

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La direzione sanitaria del Ramazzini sta inoltre raccogliendo le schede di accesso dei visitatori (a partire dai familiari dei pazienti positivi e dei compagni di stanza) per procedere con la segnalazione per le necessarie indagini epidemiologiche. Per maggior sicurezza sono state sospese le visite dei parenti ai pazienti ricoverati nei reparti dell’Ospedale – ad eccezione di casi di particolare gravità o con particolari bisogni assistenziali, concordati con i direttori e coordinatori delle singole unità operative – con l’obiettivo, da una parte di ridurre i rischi di circolazione del virus e dall’altra di agevolare il processo di sanificazione delle degenze, nonché l’attività di contact tracing.

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«Ringrazio la direzione sanitaria del Ramazzini e gli operatori per la tempestività con cui si sono attivati – dichiara Stefania Ascari, direttrice del distretto di Carpi – al fine d individuare immediatamente eventuali altre positività. Le indagini epidemiologiche continuano: come per il primo caso, non si può infatti escludere che il virus sia stato contratto prima dell’ingresso. Purtroppo, come sappiamo, è in circolazione e nonostante tutti i controlli cui vengono sottoposti pazienti e operatori in primo luogo per la loro tutela, non è possibile azzerare il rischio di trovare dei positivi anche all’interno degli ospedali. Noi continueremo a tenere alto il livello di attenzione, vigilando affinché negli ospedali sia garantita la massima sicurezza possibile".

L’Azienda Usl precisa che i pazienti ricoverati in Ospedale sono periodicamente sottoposti a screening tramite tampone, proprio al fine di individuare, come accaduto in questo caso, eventuali positività.