Covid Modena: in una settimana ricoveri raddoppiati

Policlinico e Baggiovara, aumentano i pazienti positivi. L’immunologo Cossarizza: "Ma molti sono all’ospedale per altre patologie"

Modena, 24 settembre 2022 - Le stagioni sono al giro di boa e quasi raddoppiano nell’ultima settimana i ricoveri per covid dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena. Alla data di ieri, infatti, i degenti con riscontro di tampone positivo erano 40, di cui 39 ricoverati in degenza ordinaria (30 al Policlinico, 9 a Baggiovara), 1 in terapia intensiva (al Policlinico). Circa il 55% dei pazienti (età media 73 anni) è ricoverato per le conseguenze del Covid-19, mentre il restante 45% (età media 65 anni) per altre patologie, con riscontro occasionale di tampone positivo.

Il dato di per sé non è allarmante perché siamo molto lontani dalla saturazione dei posti letto disponibili, ma non si può non notare che rispetto ad una settimana fa c’è stato un significativo aumento dei ricoveri (+90%, erano 21 al 16 settembre), sostenuto da quelli ordinari (+95%), mentre le terapie intensive rimangono sostanzialmente stabili.

Nessun allarme al momento per un esperto come l’immunologo Unimore, professor Andrea Cossarizza. "Ci possono essere oscillazioni fisiologiche dei ricoveri – avverte Cossarizza - che semmai variano da settimana a settimana. Serve un tempo un po’ più lungo per capire come si stabilizza la situazione, e soprattutto dovremmo sapere quanti ricoveri sono per il covid o con il covid. Questi dati sono troppo spesso assenti dalle analisi epidemiologiche e statistiche. Sappiamo comunque che in tutta Italia le persone che oggi sviluppano l’infezione grave, ovvero che si ammalano e necessitano un ricovero o non si sono vaccinate, o sono affette da condizioni fisiopatologiche che non consentono una buona risposta immunitaria, come le persone fragili, con polipatologie, obesità, problemi cardiovascolari, quelle molto anziane, o i pazienti in terapia con farmaci chemioterapici o immunosoppressori. Va detto che moltissime persone ricoverate e che hanno il tampone positivo, ma nessun sintomo di malattia, sono state ricoverate per motivi completamente diversi dall’infezione da Sars-CoV-2. E ben sappiamo che una percentuale altissima di infezioni ha sempre avuto e ha ancora un decorso del tutto asintomatico".

I dati dei ricoveri – fanno comunque sapere i vertici sanitari Aou - confermano la necessità di continuare a mantenere le misure di prevenzione e di proseguire nelle attività di sorveglianza e di vaccinazione. "Abbiamo già visto come la ripresa del virus, che non è mai sparito completamente dalla circolazione, - spiega Cossarizza - possa avvenire nella misura in cui il contenimento dell’infezione tramite una adeguata aerazione dei luoghi chiusi e il distanziamento, per non citare l’ovvio uso delle mascherine quando necessario subisce degli allentamenti. Sono stato recentemente in diversi aeroporti, e in qualche caso non ho potuto fare a meno di notare che gli spazi ristrettissimi ai gates e l’areazione estremamente scarsa, unitamente all’assenza dell’ob bligo delle mascherine in ambienti affollati e chiusi, giocano a favore del virus. Ma per fortuna quasi l’85% dei cittadini italiani sono vaccinati con almeno due dosi, con punte del 90% oltre i 70 anni, e la mortalità per Covid per gli ultranoventenni che si infettano è passata dal 30% della fase pre-vaccinale a meno del 6% oggi. Mi sembra un risultato eccezionale".