Covid, vaccini bivalenti contro le varianti

L’Ausl di Modena ha a disposizione 116.620 dosi. Tra i destinatari ci sono over 60, fragili e persone a rischio che aspettano la quarta dose

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Dopo l’autorizzazione di Ema e Aifa e il via libera del ministero della Salute, anche le nuove formulazioni bivalenti di vaccini a m-RNA adattati alle ultime varianti sono disponibili per la vaccinazione contro il Covid-19: due le tipologie presenti, originalomicron BA.1 di Spikevax (Moderna) e Comirnaty (Pfizer), e originalBA.4-5 di Comirnaty.

In Emilia-Romagna sono già state consegnate oltre 700mila dosi (717.094), pronte per essere somministrate anche con il coinvolgimento dei Medici di medicina generale, dopo l’accordo recentemente siglato con la Regione. L’assessorato regionale alle Politiche per la salute ha già dato indicazioni alle Aziende sanitarie su come procedere con la campagna vaccinale. "La vaccinazione contro il Covid-19 – sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – ha dimostrato di essere l’unica via per proteggerci dal virus, ma non è il momento di abbassare la guardia. Quasi 4 milioni di cittadini in Emilia-Romagna si sono vaccinati con il ciclo primario e terza dose, ma ora è fondamentale la quarta dose per continuare a proteggere i nostri cari, noi stessi e tornare alla quotidianità delle nostre vite".

I vaccini - come specificato nella circolare congiunta di ministero della Salute, Aifa e Iss inviata alle Regioni - sono destinati alla seconda dose di richiamo per tutti i cittadini dai 12 anni in su che ne facciano richiesta, purchè abbiano già ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni.

Il loro utilizzo è prioritariamente raccomandato per tre ‘categorie’. Come secondo richiamo (quindi quarta dose) per tutti i 60enni e oltre e per le persone dai 12 anni in su con elevata fragilità motivata da patologie; per gli operatori sanitari, gli ospiti e operatori delle strutture residenziali e le donne in gravidanza. In tutti i casi devono essere passati almeno 120 giorni dal primo richiamo). Come prima dose di richiamo (quindi terza dose) a favore dei soggetti di età uguale o maggiore di 12 anni che non l’abbiano ancora ricevuta, indipendentemente dal vaccino utilizzato per il completamento del ciclo primario. Infine, come seconda dose di richiamo, dietro valutazione e giudizio clinico specialistico, ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto. Di fatto, si tratta della ‘quinta dose’, che come specifica chiaramente la nota ministeriale per il momento è riservata unicamente a quest’ultima categoria di persone. L’ Ausl di Modena ha a disposizione 116.620 dosi di vaccino bivalente.