
La tappa del Giro d’Italia è stata un’occasione speciale per due corridori di casa, Luca Covili della Bardiani e Giovanni...
La tappa del Giro d’Italia è stata un’occasione speciale per due corridori di casa, Luca Covili della Bardiani e Giovanni Aleotti portacolori della Bora. Entrambi modenesi, hanno rappresentato un orgoglio per la provincia e sono stati accolti dai loro tifosi. Il primo a presentarsi al foglio firma è stato Luca Covili, 28enne di Pavullo nel Frignano, che a questo Giro si è appuntato sulla schiena il numero 212. "È bellissimo correre in casa, nelle strade dove mi alleno, piene di gente che conosco e i grandi tifosi – ha detto il portacolori della Badiani –. Non vedo l’ora di far divertire i miei tifosi. Speravo di andare meglio nella tappa del San Pellegrino pur non essendo al massimo della condizione,ero entrato nella prima fuga che poi non è andata in porto, nella seconda sono entrati ben tre del mio team e sono rimasto nel gruppo ed alla fine ho pagato qualche posto in classifica. Ora ci sono un paio di tappe per i velocisti e spero di completare il recupero ". E parla della spinta che può dare il pubblico di casa a un atleta del Giro d’Italia. "La motivazione è tanta e vedere tutti i miei familiari qua alla partenza me ne dà ancora di più".
Attesissimo Giovanni Aleotti di Finale Emilia, classe ‘99 che ha partecipato già 3 volte alla corsa rosa compreso nel 2022 del trionfo di Hindley ed ora al fianco di capitano Primoz Roglic. "Sono qui sulle strade di casa e c’è tanta gente che conosco, la mia famiglia, ed è molto bello, speciale – dice il portacolori della Bora portando il dorsale numero due –. Sicuramente la spinta della gente si sente e si sentirà. Veniamo da due settimane di Giro dove la fatica si inizia a sentire, e da un weekend difficile, molto acciaccati dalle cadute e sicuramente sentire oggi il tifo di casa è uno stimolo extra". Ci racconta che Giro è per lui, ora che sono un po’ distanziati in classifica e con capitano Roglic che potrebbe ancora puntare alla rosa: "Beh, è una settimana questa, dopo la tappa di ieri, un po’ più tranquilla fino a domenica – dice –, siamo partiti molto bene e Primoz ci ha fatto vedere che stava benissimo. Ma poi c’è stata una caduta nosta e poi una sua nella tappa degli sterrati. Qualche giorno e penso che saremo di nuovo davanti. Pedalare al fianco di Roglic è bello e motivante e poi quando c’è un capitano che va per vincere il Giro d’Italia la motivazione di tutti si alza. Certo è fatica perché comunque non ci sono giorni di riposo e dobbiamo stare attenti tutti i giorni, anche in tappe come questa di Modena. Non possiamo sottostimare nessuna tappa".
Laura Guerra(ha collaborato Elio Giusti)