Modena, 1 ottobre 2024 – Con il sedicesimo posto per numero di reati e 13.549 furti denunciati nel 2023, sul versante ‘sicurezza’ la situazione modenese è sempre più allarmante. A preoccupare ulteriormente è la presenza crescente di gruppi di adolescenti con una spiccata propensione verso il crimine che sembrano agire indisturbati in centro storico, soprattutto nei dintorni di piazza Roma, e con un certo senso di impunità, hanno già messo in fila una serie di furti, rapine e aggressioni.
Oltre a residenti e commercianti, le vittime principali di queste baby gang, composte da ragazzi tra i 14 e i 20 anni, sono proprio i loro stessi coetanei. Tra furti di biciclette, minacce e tentativi di rapina, cresce il malcontento in città. Tommaso M., studente modenese di diciassette anni, esasperato dalla situazione, ha deciso di raccontare la propria esperienza.
"Dopo aver subito il secondo furto di bicicletta – racconta Tommaso – ho deciso che d’ora in poi, se uscirò di sera, prenderò un taxi o chiederò a qualcuno di accompagnarmi. La prima volta, due anni fa, avevo legato la mia bici, una Bianchi, con due catene in piazza Roma: sono stato imprudente, forse, perché la bici era costosa, ma ero convinto che, grazie alle catene e al via vai del sabato sera, l’avrei ritrovata. Purtroppo, invece, quando sono tornato a fine serata, era sparita. Il secondo furto è avvenuto di recente, il 15 settembre. Ho legato la bici in piazza Mazzini, a pochi passi dal presidio dei militari. A fine serata, però, non c’era più traccia né della bicicletta né del lucchetto". Nonostante i furti subiti, per Tommaso l’aspetto più frustrante è la paura di uscire di casa. "Anche fare una passeggiata in centro con gli amici – prosegue lo studente – è diventato rischioso. Abbiamo sempre paura di essere rapinati da un momento all’altro. Solo qualche mese fa, stavo passeggiando sui viali con alcuni amici, quando all’improvviso siamo stati accerchiati da cinque ragazzi: ci hanno minacciato con un coltello e ci hanno costretti a consegnare i documenti e i cellulari. Purtroppo, il mio non è un caso isolato: è sufficiente parlare con tanti miei coetanei per ascoltare esperienze simili".
Nonostante la giovane età, Tommaso ha deciso di raccontare la sua storia per sensibilizzare altri ragazzi che, come lui, hanno subito furti, tentativi di rapina o aggressioni. "Vedo molti miei coetanei – conclude Tommaso – che subiscono violenze e furti senza mai denunciare e spero che la mia testimonianza possa incoraggiare altri a trovare il coraggio di raccontare ciò che hanno subito, affinché ci siano più controlli e storie come la mia diventino sempre più rare".