MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

Via i crocefissi dalle aule, rivolta degli insegnanti alle Focherini

Carpi, lettera di un gruppo di docenti contro la disposizione della preside, che replica: "Qui siamo in una scuola, non in una chiesa"

La preside dell’isituto comprensivo Carpi nord Federica Ansaloni

CArpi (Modena), 10 ottobre 2023 – È scoppiata la polemica alle scuole medie Focherini di Carpi a fronte la decisione della dirigente scolastica, Federica Ansaloni, di togliere il crocifisso dalle aule della scuola. E’ la ‘sorpresa’ cui si sono trovati di fronte i docenti e gli alunni con l’inizio del nuovo anno scolastico: nelle aule non c’è più il crocifisso. "Il crocifisso è un simbolo religioso. Qui siamo in una scuola, non in una chiesa – afferma la preside Ansaloni, dirigente dell’istituto comprensivo Carpi Nord in cui appunto rientrano le Focherini -. Per questo ho ritenuto di fare togliere i crocifissi dalle aule, questa estate, in occasione di alcuni lavori di ristrutturazione e pittura dei locali dell’istituto".

In merito alla possibilità di una ricollocazione degli stessi, la preside sottolinea: "Siamo una comunità scolastica. Se i docenti o i genitori dovessero manifestare la necessità di affrontare il tema, lo faremo in Collegio Docenti, ma ad oggi la questione non è ancora stata sollevata dai professori e dalle famiglie". Una decisione che però sta sollevando molti malumori tra i genitori e non solo: un gruppo di professori delle medie Focherini ha, infatti, scritto una lettera indirizzata alla dirigente scolastica per chiedere spiegazioni sulla disposizione della preside di fare rimuovere il crocifisso "da tutte le aule d’istituto, anche di segreteria, nel nostro plesso". Lettera di cui la dirigente Ansaloni ha afferma di non essere a conoscenza. Lo sconcerto dei docenti firmatari è legato anche al fatto che "nei plessi delle elementari e delle materne risulta che il personale docente e ata, in alcuni casi, non ha dato seguito alla direttiva e in tali sedi tuttora i crocefissi sono in aula, mentre nella secondaria di primo grado e in altri plessi, se pur con perplessità, i crocifissi sono stati rimossi". Ma soprattutto, quello che gli insegnanti chiedono nella loro lettera è la motivazione del provvedimento "che riteniamo grave, sia per il suo valore simbolico, sia perché non trova riscontro in nessuna attuale normativa scolastica".

Dopo aver richiamato con precisione recenti direttive del Miur e sentenze di Cassazione, gli insegnanti, rivolgendosi alla preside, sostengono che "quello che avremmo gradito da parte sua era una consultazione con la parte docente, per un dialogo e un confronto", ribadendo la delusione "per le modalità adottate, per i tempi scelti e soprattutto perché l’atto non risponde ad alcuna protesta o richiesta di rimozione da parte di docenti o famiglie di alunni di altre confessioni religiose", concludendo la missiva auspicando "un immediato ripensamento da parte sua, riportando così il confronto all’interno della scuola".