VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Crocifissi e lumi nel bosco: "Scavata anche una tomba"

Pavullo, dopo la scoperta dell’altra notte fatta da un vigilante di Sicuritalia. Un residente: "Sono tre anni che succedono queste cose, è inquietante"

Un altarino, fotografato dai residenti, che non si danno una spiegazione

Un altarino, fotografato dai residenti, che non si danno una spiegazione

"Ci chiediamo tutti, almeno da tre anni, che cosa ci sia dietro agli ‘altarini’. Una volta è comparsa una bambola, sempre in una culla. Un’altra volta qualcuno aveva scavato una fossa e quella dopo ancora è apparso sempre nella notte un altarino, improvvisato con una cassetta della frutta su cui erano stati sistemati diversi ceri accesi. Vorremmo capire cosa sta accadendo".

Sono preoccupati i residenti di Pavullo o meglio i cittadini che vivono nei pressi della riserva Naturale di Sassoguidano dove, martedì notte una guardia giurata di Sicuritalia, impegnata in un giro ispettivo, si è imbattuta in una inquietante ‘scenografia’, tipica dei riti religiosi o meglio ‘satanici’: una culla con all’interno due bambole sporche e attorno ceri accesi. Appesi ad un ramo, poi, un paio di crocifissi. Notando ‘ombre’ allontanarsi nella notte la guardia ha lanciato l’allarme ai carabinieri, che ora indagano sul caso. Uno dei residenti, però, fa notare come non si sia trattato di un caso isolato; anzi: i riti andrebbero avanti da almeno tre anni e sempre in quel punto, a bordo strada e dunque ben visibile ai passanti.

"Ci sono stati altri episodi – conferma – e vi assicuro che non è bello tornare a casa in piena notte e trovarsi dinanzi lumini accesi e carrozzine con strane bambole. Qualche tempo fa e sempre nello stesso punto era stata scavata pure una buca: sembrava una piccola tomba e ricordo che erano intervenuti i pompieri. E’ una cosa abbastanza inquietante – commenta ancora – ho figli che rincasano la sera e che sono spaventati. Nel primo ‘altarino’ c’era sempre un bambolotto mentre questa volta ne hanno sistemati due. Poco distante da quel punto c’è un cimitero, ma non credo che le cose siano collegate. Mia moglie ora ha paura a rientrare a casa e nel corso di due, tre anni quegli oggetti sono apparsi spesso".

Il residente spiega come l’intera comunità sia spaventata. "L’altarino era apparso a febbraio e la mattina non era rimasto nulla. La gente che vive nella zona è perplessa, nessuno sa darsi una spiegazione. Sicuramente quello che sta accadendo è inquietante per tutti ma siamo certi che sia un gesto fatto per essere visto; ‘teatrini’ allestiti per qualcosa, per qualcuno e non è piacevole. Speriamo di ricevere risposte".

Sull’episodio sono appunto in corso indagini da parte dei carabinieri che martedì hanno sequestrato il materiale rinvenuto appunto dalla guardia. Lo stesso ora sarà analizzato. "Abbiamo sempre trovato gli altarini ma nessuno ha mai intravisto persone – conclude il residente – certo è che quanto sta avvenendo è inquietante".