Anche a San Prospero si è risentito della generale disaffezione al voto che affligge ormai da anni le consultazioni elettorali in Italia e che, nelle sue dimensioni, appare certamente significativa se si pensa che quest’anno su 4.774 aventi diritto si sono recati alle urne in 2.801 (58,67%), che significa quasi un meno dodici per cento (- 11,81%). Ma è un dato che si riferisce a 6 anni fa, alle elezioni amministrative del 2019. Mentre l’anno scorso alle regionali di novembre furono appena 1.890 (39,66%) i votanti su 4.765 elettori aventi diritto, una delle percentuali più basse della provincia modenese. Il progresso in questo caso è stato di + 19,01%. Ma il dato, di ieri e ieri l’altro, è superiore anche rispetto alla partecipazione avutasi in occasione delle elezioni europee del giugno 2024, quando si recarono ai seggi 2.194 elettori su 4.601 aventi diritto (47,69%). E’ prevalso tra la popolazione, dopo il commissariamento (nel 2024 furono rigettate entrambe le liste per vizio di forma), il desiderio di avere nuovamente un’amministrazione più vicina e presente.
Alberto Greco