Sono i dati a parlare: il ricorso alle cure palliative è in costante aumento. Dall’inizio dell’anno sono 522 i pazienti inseriti in un percorso di cure palliative gestito dal servizio di assistenza domiciliare integrata (Sadi) di Carpi, poco meno della metà del totale degli assistiti a domicilio (1306). Proprio in quest’ottica assume notevole importanza la scelta dell’Ausl di Modena di puntare sulla formazione dei professionisti in questo ambito e ciò grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Nello specifico, l’Ente ha donato alla sanità del territorio fondi per la frequentazione di master in cure palliative, computer e stampanti portatili per i professionisti del Sadi, e un ecografo a disposizione del Consultorio familiare. Sotto l’aspetto della formazione, saranno messe a disposizione borse di studio per il master universitario: un percorso di un anno, tra lezioni frontali e tirocini, riservato in particolare ai professionisti del servizio di assistenza domiciliare Integrata. Il progetto formativo è, come detto, parte integrante di un più ampio pacchetto d’interventi a sostegno della rete locale di cure palliative e dell’assistenza domiciliare dei pazienti del territorio, anche attraverso sistemi di telemedicina, che ammonta a circa 400.000 euro di contributi da parte della Fondazione fino al 2025. Obiettivi e dettagli sono stati illustrati martedì, a pochi giorni dalla Giornata nazionale delle Cure palliative (11 novembre), al presidente dell’ente Mario Ascari e ai consiglieri di indirizzo e di amministrazione, nell’ambito di un incontro di ringraziamento e di rendicontazione per le donazioni, cui ha partecipato la direttrice denerale Ausl Anna Maria Petrini, accompagnata dal referente per il fundraising aziendale Marco Vanoli, e da professionisti sanitari. A oggi sono 13 i professionisti che frequentano il master, di cui 9 in Cure palliative per adulti e 4 in Cure palliative pediatriche. "La sinergia tra enti è da sempre uno dei valori fondanti di questo territorio – afferma la direttrice generale Petrini - e il sostanzioso contributo per la formazione del personale sanitario ne è una chiara dimostrazione. Così come per tutte le altre donazioni, anche in beni strumentali, che costantemente la Fondazione mette a disposizione della sanità". "La prevenzione, la cura e il benessere fisico e psicologico dei nostri concittadini – sottolinea il presidente della Fondazione, Ascari – sono da sempre una delle nostre principali priorità. Assieme all’Ausl di Modena stiamo sviluppando una serie di progetti, per oltre 700mila euro, che hanno come obiettivi il potenziamento delle dotazioni tecnologiche, la formazione del personale sanitario, il miglioramento del servizio".
Maria Silvia Cabri