"Curiosità e cultura, questo era Morselli"

MIrandola dedica una mostra alla Sala Trionfini al giornalista e scrittore scomparso nel 2013, tra foto d’epoca, cimeli e libri

"Curiosità e cultura, questo era Morselli"
"Curiosità e cultura, questo era Morselli"

Una mitica "Lettera Olivetti 22", accanto ad un numero de "Al Barnardon" accoglie all’ingresso della Sala Trionfini (Piazza Ceretti 9) i visitatori della mostra che Mirandola ha voluto dedicare a Giuseppe Morselli, a dieci anni dalla scomparsa. E’ deceduto il 20 agosto 2013 all’età di 81 anni. "Quella macchina da scrivere col suono del suo inconfondibile ticchettio – ha ricordato il figlio Antonello – ci accompagna in ogni trasferta familiare" e dà la misura di questo personaggio che, per un arco temporale di circa mezzo secolo, ha incarnato la figura del "giornalista" per eccellenza della città dei Pico. Morselli non è stato solo giornalista, ma anche un prolifico scrittore, appassionato di storia e tradizioni locali, tanto da lasciare numerosi volumi sia in italiano che in dialetto che testimoniano di questa sua sconfinata passione coltivata insieme allo sport. Aveva una sua particolare idea della storia e della cultura che raccontava spesso con ironia e "licenza" e, in questo senso, si può considerare un divulgatore ante litteram, capace di raggiungere con la sua scrittura tutti gli strati della popolazione.

"Mio padre – ci dice il figlio Antonello - era animato da due cose che hanno trascinato tutto ciò che ha fatto: curiosità, tanta curiosità che lo ha portato a lavorare anche nelle tv private fin dal 1975, e poi passione, passione per la storia, per l’approfondimento, che trova dispiegamento nei suoi libri (20) e nella copiosa collaborazione col Resto del Carlino, seguendo anche lo sport". La mostra, "Mirandola ricorda Giuseppe Morselli", organizzata dall’Associazione Amici della Consulta APS e dal Comitato Sala Trionfini sarà aperta fino al 24 settembre e raccoglie oltre ad una esposizione dei suoi libri, numerose fotografie, documenti, ricordi dei momenti che hanno segnato la sua ricca produzione giornalistica e la sua attività, a partire dalla collaborazione con "Al Barnardon", antico lunario dialettale edito dai Fratelli Artioli, di cui per 35 anni ha curato il "Discors General" e con "L’Indicatore Mirandolese", periodico dell’amministrazione comunale rilanciato dal sindaco Luigi Costi sotto la direzione di Fabio Montella e di cui Morselli, insieme a Giuseppe Pederiali, Luca Marchesi e altri era una delle firme di punta. "Personaggio di grande simpatia si era approcciato a noi dell’Indicatore Mirandolese, con grande umiltà, nonostante – ricorda Montella - fosse un giornalista affermato, collaboratore del Carlino, e ha seguito noi nel momento in cui abbiamo fatto rinascere questo giornale locale con un gruppo di giornalisti assolutamente liberi di scrivere quello che volevano". Oltre che col Carlino, per il quale cominciò a scrivere nel 1966, collaborò anche con diverse altri quotidiani e testate. Importanti le sue presenze televisive tra cui Canale 55 Sassuolo, di cui curò il format "Il rompiscatole". Questa forse è la misura che ha sempre voluto trasmettere di sé, di una persona assolutamente fuori dagli schemi.

Alberto Greco