Da Carosello a Comix Quegli anni molto animati

Dal 7 marzo al 17 maggio la mostra a Palazzo dei Musei sul grande fumetto ‘made in Modena’. Guido De Maria: "Quanto ci siamo divertiti..."

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di Chiara Mastria

L’omino con i baffi, star del Carosello, Angelino, Toto e Tata, Svanitella e Miguel-sono-mì di Paul Campani e Max Garnier. Il detective Nick Carter nato dalla penna di Guido De Maria e Bonvi, il famosissimo Lupo Alberto di Silver, Corto Maltese, Topolino & company e la Pimpa di Altan. E non sarebbe finita qui, ma per elencarli tutti ci vorrebbe un’enciclopedia. Perché sotto la Ghirlandina, tra gli anni ’50 e ’90, si è fatta la storia del fumetto e dell’animazione: una scuola – partita con il teatrino televisivo del Carosello, continuata con le trasmissioni Gulp! e Supergulp! e arrivata al ‘giornale dei fumetti’ Comix edito da Panini – che, da Modena, ha portato esperienze avanguardiste in tutta Italia. Una storia ricchissima ora raccolta e raccontata nella mostra ‘Anni molto animati. Carosello, SuperGulp!, Comix’, ospitata ai Musei Civici di Modena e aperta alla città da domani fino al 17 maggio. Apertura non casuale: era il 7 marzo del 1992 quando uscì il primo numero di Comix. Come vogliono le indicazioni di Governo e Regione per l’emergenza Coronavirus, l’apertura non prevede taglio del nastro o inaugurazione in grande stile. "Una piccola sorpresa per i visitatori, però, c’è: sia domani che domenica la mostra sarà aperta e visitabile con orario continuato dalle 10 alle 19, per consentire l’accesso scaglionato del pubblico", ha detto la direttrice dei Musei Civici Francesca Piccinini. "Perché – le ha fatto eco l’assessore alla cultura del Comune di Modena Andrea Bortolamasi – il momento non è semplice ma c’è bisogno di un segnale, una riappropriazione di spazi e luoghi, in questo caso con una mostra all’insegna del ridere che interessa un pubblico dagli zero ai novant’anni".

Sempre in tema Coronavirus, da ricordare che tra gli sponsor c’è l’azienda carpigiana Garc, il cui manager è il ‘paziente uno’ della nostra zona: "A loro – ha continuato Piccinini – sarà dedicata una visita speciale". Un percorso espositivo, curato da Stefano Bulgarelli, che mette insieme mezzo secolo di storia del divertimento con oltre trecento disegni originali – recuperati tra collezioni pubbliche e private –, attrezzature tecniche tra cui una moviola e una macchina per la ripresa, foto d’epoca e video-installazioni che raccontano i personaggi più famosi del ricco ambiente umoristico modenese: i disegni di Secondo Bignardi, di Romano Scarpa, le creazioni di Clod e Bonfa, i già citati Paul Campani, Max Garnier e Bonvi, Roberto Baldazzini e le sceneggiature di Claudio Nizzi per Tex. La comicità in tutte le sue sfaccettature.

Tra i personaggi chiave di questa storia made in Modena c’è Guido De Maria, che è stato direttore insieme a Beppe Cottafavi di Comix oltre che ‘padre’ di Gulp! e Supergulp!: "Ci divertivamo molto in quegli anni, volevamo divertirci. Non sapete la gioia che si prova a vedere la gente sorridere", ha raccontato ricordando quegli anni. "Abbiamo messo insieme i capolavori dell’immaginario di almeno due generazioni di giovani – il commento del curatore Bulgarelli –. Lo spaccato di una nazione, i nostri ultimi cinquant’anni, i modi di essere, i miti di quello che siamo stati raccontati attraverso il fumetto". Tante le iniziative collaterali che, per ottimismo dicono gli organizzatori, non sono state ancora cancellate. Tra queste, il laboratorio per bambini ‘Come nasce un cartone animato’ (per tenere monitorata la situazione consultare il sito museicivici.modena.it). Non resta che perdersi in un mondo non così lontano eppure tanto sorprendente, dove chi c’era può lasciarsi andare a nostalgie infantili. Chi invece non c’era, o non sapeva, scoprirà come a Modena prendevano vita disegni che hanno fatto la storia.