Da via Cavallotti alla Scuderia Ducale: "Finanzio progetti, devo tanto alla mia terra"

L’ingegner Stefani, imprenditore-mecenate racconta le sue iniziative a favore della città: "Mi ha permesso di realizzare i sogni di ragazzo"

L’ingegner Franco Stefani, imprenditore e fondatore nel 1970 del gruppo System

L’ingegner Franco Stefani, imprenditore e fondatore nel 1970 del gruppo System

Rifacimento di via Cavallotti, acquisto dello ‘stallone’ delle Scuderie Ducali, finanziamento del restauro della sala dell’amore di Palazzo Ducale, solo per citarne alcune. "È il mio modo di ringraziare un territorio che mi ha dato la possibilità di fare quello che ho fatto", si schermisce l’ingegner Franco Stefani, imprenditore e fondatore nel 1970 del gruppo System, nel ‘tempo libero’ mecenate delle opere pubbliche e culturali della città di Sassuolo. "A 16 anni ho cominciato a lavorare alla Marazzi dopo aver frequentato le scuole Acal di don Dorino: di mattina andavo a scuola, di pomeriggio aiutato mio padre casaro a consegnare il latte".

Si cimentava nel frattempo per hobby negli esperimenti pubblicati sulla rivista elettrotecnica Sistema Pratico e fu da lì che gli venne l’intuizione che si potevano applicare i sistemi elettronici all’automazione.

Anticipando le richieste del mercato, comprese che il mondo aveva bisogno di grandi lastre ceramiche: le presentò per la prima volta alla Fiera di Monaco del 2000 e nel 2004 creò lo stabilimento "senza che nessuno ce lo avesse chiesto".

Ingegner Stefani, a Monaco fu un successo, il coronamento di una felice vita professionale.

"Sì, certo, non solo per me ma per tutto il comprensorio. Una persona può aver talento e disciplina, ma per riuscire devi avere un contesto, un territorio, che ti permette di esprimerti al meglio, e questo distretto mi ha consentito di realizzare, almeno in parte, i sogni che avevo fin da ragazzo".

Ecco dunque che negli anni ha deciso di ‘sdebitarsi’ col territorio finanziando numerosi interventi pubblici e privati che potessero migliorare il volto e la vita della sua città.

"Ho sovvenzionato la ri-pavimentazione della centralissima via Cavallotti oltre ad alcune costruzioni praticamente disabitate che insistono sulla via, ho acquisito le Scuderie Ducali, che era diventato ormai un magazzino abbandonato di materiale di scarto, favorendo una preziosa opera di restauro delle travature del 1500 (oggi ospita il Museo della ceramica artistica di Bertozzi e Casoni)".

Anche all’interno della più importante residenza storica di Sassuolo, il Palazzo Ducale, ha promosso un intervento.

"Nel 1985 c’è stato il restauro della ‘Stanza dell’amore’ di Palazzo Ducale. Di recente, tra l’altro, ho partecipato alla cordata di imprenditori per ristrutturare il teatro Carani chiuso dal 2015 e ho sponsorizzato il rifacimento della facciata della chiesa di San Giorgio".

E d’altronde non tutti i Comuni possono beneficiare di benefattori di questo genere, le casse pubbliche sono in affanno un po’ dappertutto e l’apporto privato è manna dal cielo.

"Credo che sia un dovere da parte nostra farsi carico del benessere e dello sviluppo anche culturale del nostro territorio, rinnovando i fasti dei primi del 900: questo è un comparto che non aveva nulla se non la forza del suo territorio. Nei decenni è stato costruito tanto e questo grazie anche all’opera benemerita di una buona classe politica e di

tante famiglie di imprenditori".

Ci sono altri impegni in programma per la città da parte sua?

"Il prossimo progetto è la realizzazione di un grande parcheggio a due passi dal centro, in via Pia. I tempi burocratici non sono brevi, ma conto di portare a termine questa ulteriore iniziativa come ultimo lascito".

Un progetto quello del parcheggio che alleggerirà la sosta in centro: la struttura di 14.367 metri quadrati sorgerà tra via Pia e via Peschiera e prenderà il posto degli ex magazzini comunali. I parcheggi, disposti su sei piani sfalsati, in tutto saranno 262.