"Dai trasporti all’università del biomedicale: rilanceremo l’Area Nord"

L’Unione Area Nord, anche se azzoppata dall’uscita del suo comune più popoloso, Mirandola, prova a rilanciarsi post-sisma anche sul piano economico. L’idea, come affermano Paolo Negro e Andrea Ratti, capogruppo e vice capogruppo del Pd - Liste Civiche in Ucman, è di concepire "la Bassa modenese come un’unica ‘città’ che deve rafforzare la propria attrattività, i servizi alle famiglie, costruire nuove opportunità per i giovani, trattenere ed attrarre competenze". Lanciata a gennaio in un convegno organizzato insieme a Nomisma, l’idea di una strategia a largo respiro ha cominciato a prendere corpo in questi giorni. Il consiglio Ucman ha deciso di stanziare risorse per avviare studi di fattibilità per una serie di proposte su cui far atterrare le risorse del Pnrr e della nuova programmazione comunitaria 2021-2027. Il rilancio ipotizzato fa perno su idee concrete: dal progetto dell’università del biomedicale all’idea di realizzare un transit point ferroviario; dal potenziamento dell’energia rinnovabile alla riforestazione; dallo sviluppo del rapporto fra l’ospedale di Mirandola e il distretto biomedicale, fino al progetto di un centro specializzato nei big data sanitari. "Ovviamente ora il tema divenuto centrale – affermano Negro e Ratti – è quello dei costi dell’energia, chiediamo di ‘spingere’ sulla nascita di comunità energetiche".

Alberto Greco