Dal cantautore Bertoli a Caterina Caselli, Sassuolo è una terra ricca di musica

Migration

La cittadina di Sassuolo, nota principalmente per la produzione delle ceramiche, ha dato i natali a diversi esponenti della musica italiana. Negli ultimi decenni l’arte musicale emiliana ha acquisito notorietà grazie ai successi dei cantautori sassolesi Pierangelo Bertoli e Caterina Caselli. Il primo, figura emblematica della canzone d’autore tra gli anni settanta e novanta, è considerato un vero e proprio ’cantastorie’. I suoi testi, che spaziano dalla musica popolare al rock, sono diretti, immediati e ricchi di riferimenti sociali e politici. Il forte legame con la sua terra d’origine, oltre a non allontanarlo dalla sua città natia, lo spinse a scrivere numerosi brani in dialetto locale. Tra i suoi successi ricordiamo le canzoni ’A muso duro’, ’Per dirti t’amo’, ’Eppure soffia’ e l’album ’Blez’, ideato insieme al cantautore Luca Bonaffini e prodotto da Caterina Caselli. Quest’ultima, originaria di Modena ma sassolese d’adozione, raggiunse il successo nel 1966 con la canzone ’Nessuno mi può giudicare’ (in testa alle classifiche per diverse settimane) e, nello stesso anno, vinse il Festivalbar con ’Perdono’. Sulla figura della Caselli è incentrato il recente docufilm ’Una vita, cento vite’, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma del 2021.

Il film racconta l’artista in prima persona, la travolgente passione per la musica, l’infanzia trascorsa a Magreta, le testimonianze. Nel corso dell’ultimo Festival di Sanremo i cantanti sassolesi sono stati omaggiati sul teatro dell’Ariston: il giovane Sangiovanni e Fiorella Mannoia hanno intonato ’A muso duro’, Donatella Rettore e Ditonellapiaga si sono esibite con ’Nessuno mi può giudicare’.

Classe 2^D