Dal prossimo anno 300 le telecamere in città

Lo ha annunciato il sindaco Muzzarelli, rivolgendo poi un appello al ministro Lamorgese: «Abbiamo bisogno di più agenti di polizia»

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di Vincenzo Malara

Carenze croniche negli organici delle forze dell’ordine e una dotazione che non riesce più a rispondere alle esigenze di un territorio provinciale sempre più vasto. Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli lancia l’ennesimo appello in materia di sicurezza. Rispondendo in consiglio comunale a un’interrogazione firmata da Antonio Carpentieri e Federica Venturelli del Pd, il primo cittadino rivela di avere scritto alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese per sollecitare un riscontro urgente sul numero delle forze dell’ordine e il passaggio in fascia A per la questura di Modena. Dopo aver riassunto l’andamento dei reati, il sindaco ha ricordato che gli organici della questura sono ancora allineati alle 350 unità previste in base a un decreto ministeriale che risale all’89, «ma in trent’anni il territorio provinciale è profondamente cambiato e quell’organico (a cui per altro mancano 12 unità) non può soddisfare i bisogni di una provincia con oltre 700mila abitanti e le esigenze di cittadini e imprese». Nel dettaglio – prosegue il primo cittadino – «i dati forniti dalla questura sul piano di potenziamento 20192020, che però non compensano pensionamenti e trasferimenti, parlano invece di una decina di agenti (due a dicembre, gli altri ad aprile) aggiuntivi per questura e commissariati; due per la polizia stradale; uno (ad aprile) per la polizia postale. Per quanto riguarda l’Arma dei carabinieri si registra una carenza di circa il 15% che sale al 19% nel Corpo della finanza in ambito provinciale. La dotazione organica della polizia penitenziaria è di 216 operatori a fronte dei 257 previsti».

Muzzarelli ha ripercorso quanto sta facendo l’amministrazione con l’aumento del personale di polizia locale , le iniziative di tipo sociale, di riqualificazione urbana, il potenziamento della videosorveglianza che ad inizio 2020 conterà oltre 300 e attualmente vede lavori in corso in diverse zone: viale Gramsci (entro Natale sarà completata l’installazione di due telecamere nei pressi dell’area verde in fondo al viale), viale Medaglie d’oro, tra via Rimembranze e corso Canalchiaro, via Fonte Raso (all’intersezione con via Farini) e viale Vittorio Veneto, oltre che a Cittanova. E ancora: il sindaco ha riportato il quadro fornito dalla prefettura che parla di una complessiva diminuzione dei delitti nel 2018, che per la città di Modena si attesta sul 2,8%, ma in cui i reati predatori pesano per il 60 per cento. Considerando l’anno in corso e focalizzando l’attenzione sui cosiddetti ‘street crimes’, confrontando i 12 mesi luglio 2017 – agosto 2018 con l’analogo periodo 2018-2019 emerge che, pur in diminuzione del 5%, il numero dei furti resta alto (circa 7.500); in diminuzione anche i reati di ricettazione (da 88 a 68), mentre aumentano di quasi il 5% i reati legati agli stupefacenti (da 190 a 199), del 5% le rapine (da 150 a 185), del 13% le estorsioni (da 36 a 41) e restano pressoché invariate le truffe (circa 500).