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Dalla scuola di musica all’Unesco: Besutti lascia la guida dopo 32 anni

Mirandola, il direttore della ’Andreoli’ scelto come assistente di Patrizio Bianchi all’università di Ferrara "Negli anni la Fondazione ha superato i 1300 allievi ed è un modello europeo per l’inclusione dei disabili".

Dalla scuola di musica all’Unesco: Besutti lascia la guida dopo 32 anni

Per Mirko Besutti, storico direttore della Fondazione Scuola di musica "C. e G. Andreoli" di Mirandola, si aprono le porte di un incarico prestigioso, internazionale, dove porterà l’esperienza quarantennale di questi anni nella città dei Pico. Dopo 32 anni lascia il suo incarico. E’ stato nominato assistente alla cattedra Unesco ’Educazione, crescita ed eguaglianza’ dell’università di Ferrara. "Con Patrizio Bianchi, l’ex ministro titolare della cattedra Unesco – spiega Besutti – si è condivisa l’idea che il nostro modello di scuola diventi una pratica dell’Unesco, mondiale, perché quando lui parlava di scuola ’affettuosa’, ’I Care’ di Don Milani, è esattamente a questo che si pensava, ad una scuola di musica esempio di integrazione e inclusività, dove non c’è distinzione tra normodotati e disabili". Ufficialmente, dopo averne seguito l’evoluzione e la trasformazione da Scuola di Musica Andreoli del Comune di Mirandola a Fondazione, lascerà solo a giugno 2024. Ma, intanto il consiglio di amministrazione della Fondazione ha avviato la procedura selettiva pubblica per un nuovo direttore che affiancherà Besutti per gli ultimi sei mesi della sua collaborazione con la Scuola di musica. La gestione privatistica della Fondazione, nata nel febbraio 2009, che oggi vede insieme nel suo sostegno tutti i 9 comuni dell’Area Nord e la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, consentirebbe a Besutti di continuare, nonostante stia maturando l’età della pensione, ma l’affascinante progetto che l’attende in ambito Unesco lo motivano a gettarsi interamente nella nuova avventura. "Da più di 20 anni ho deciso – spiega Besutti – che la musica di insieme, unitamente all’inserimento dei disabili partito a Mirandola nel ‘9697, era la cifra che doveva distinguere la nostra scuola a livello europeo. Questo lo dico con molta convinzione, perché sono anche presidente di Aidsm, l’Associazione italiana delle Scuole di musica, e delegato presso l’associazione europea, e devo dire che la nostra scuola a livello di integrazione dei ragazzi disabili, oggi sono 125 quelli inseriti, è un unicum per le sue caratteristiche ed è la prima in Europa". E sarà questo il patrimonio e la dote che porterà con sè nel nuovo incarico che l’attende. Non si allontanerà dal mondo della musica e, soprattutto, dei giovani ma, anzi, ne stimolerà la contaminazione. L’eredità che lascia a Mirandola è racchiusa nei numeri. "Quando è nata – racconta – la Fondazione Scuola di Musica contava 500 allievi. Adesso siamo 1.348. Ci sono 68 insegnanti a libro paga. Siamo una vera azienda culturale. Ed è significativo che la scuola abbia praticamente raddoppiato gli utenti dopo il sisma, perché come dice Bianchi siamo stati il collante della comunità". Inoltre, con Besutti avviate fin dal ’90 collaborazioni con tutte le scuole, dai nidi alle superiori; lavora con circa 7mila ragazzi del distretto.

Alberto Greco