Ddl Zan nella scuola modenese. "Pagina nerissima"

Sassuolo, l’assessore Ruini ’bastona’ il liceo Formiggini. "Indottrinamento dei ragazzi inaccettabile. E’ un atto di inciviltà educativa"

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di Gianpaolo Annese

"Una pagina nerissima consumata nel mondo della scuola sassolese che auspichiamo non si ripeta". E’ una frustata quella dell’assessore della giunta Menani Corrado Ruini alle autorità scolastiche a proposito della ‘lezione’ al liceo Formiggini di Sassuolo (episodio raccontato su queste pagine nei giorni scorsi) sul disegno di legge Zan contro chi discrimina e aggredisce sulla base dell’identità di genere. Un genitore di uno degli studenti, la signora Daniela Boni, aveva riferito che si era parlato del ddl durante l’ora di educazione civica "senza aver prima avvertito i genitori" e che si è trattato di un "caso di indottrinamento politico perché sono state spiegate solo le argomentazioni di chi è favorevole, mentre quelle di chi è contrario sono state liquidate come fake news".

Ora interviene l’assessore all’Istruzione Ruini che reputa "molto grave" la circostanza. "Auspico che le competenti autorità scolastiche possano approfondire quanto accaduto e che sia possibile un richiamo almeno morale per evitare che episodi simili possano succedere di nuovo". Le superiori, spiega l’assessore, "occupano la vita del ragazzo dai 14 ai 19 anni. Sono anni in cui si affrontano cambiamenti psicofisici, accompagnati dalla costruzione dell’identità. Visione del mondo, credenze, valori, postulati che inevitabilmente sono costruiti anche attraverso ciò che i docenti insegnano". Occorre pertanto "un’attenzione particolare per evitare che vi siano da parte degli insegnanti forme di indottrinamento e manipolazione apertamente orientate sempre e solo in un’unica direzione. Direzione che oggettivamente è da oltre 50 anni marcatamente orientata ad una visione globale tipica della sinistra in tutte le diverse sfumature. Categorizzare come giuste e vere le tesi e favore e bollare negativamente quelle contrarie a scuola è un atto di inciviltà educativa e di violenza morale". Per l‘assessore vi è inoltre "un evidente paradosso. La legge si impegna a istituire un nuovo fantomatico delitto di opinione per chi discrimina, e la – speriamo inconsapevole – professoressa ha di fatto compiuto un atto di discriminazione verso le persone che non sono d’accordo con le ragioni del ddl".

Nella sua replica al Carlino la dirigente scolastica del Formiggini Christine Cavallari ha spiegato che "l’insegnante stava affrontando il tema delle discriminazioni e uno studente ha chiesto di estendere il discorso al ddl Zan. La docente, dopo aver sentito alcuni ragazzi dire che ‘l’omosessualità è contro natura’, ha ritenuto nel suo ruolo di dover spiegare il disegno di legge invitando gli studenti a esaminarne i contenuti andando alla fonte, non basandosi sui social". Su slide di power point è stata fatta un’analisi del ddl "senza dare interpretazioni personali", e pubblicato un video nel quale la biologa Barbara Gallavotti ha spiegato che l’omosessualità "è prevista dalla natura, è diffusa, ci sono 1500 specie animali che la praticano".