"Decreto, ecco le nostre merende ’anti crisi’"

Il ristorante Zanichelli di Torre Maina prova ad arginare il danno economico dovuto allo stop: "Lo facciamo per i clienti e per i dipendenti"

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Niente cena? E allora tutti a fare merenda al ristorante Zanichelli di Torre Maina, frazione di Maranello, trattoria storica che si tramanda di nonno in nipote, di padre in figlio, che ha trovato la soluzione per arginare il danno economico e soprattutto mantenere i contatti con i clienti. L’iniziativa si chiama ‘Merendiamo’ e ricalca il classico aperitivo dei bar, solo che in questo caso si tratta di un ristorante tradizionale: dalle 16 alle 18 chi vuole può presentarsi o prenotare (info su Facebook e ai numeri 0536.941851 oppure 339.6917958) e scegliere fra due tipi di merende dolci (la fetta di crostata, biscotti, tè e cappuccino o due tigelle e due pezzi di gnocco fritto con marmellata e nutella) oppure una merenda salata a base di gnocco, salume, tigelle, Spritz e Lambrusco. Ogni menu costa cinque euro. "La chiamiamo merenda – spiega Pierluigi Zanichelli, titolare del ristorante assieme alla moglie Barbara Galeotti – perché la parola ci ricorda un po’ il mondo contadino e quando eravamo bambini. La merenda allora bisognava meritarsela e il messaggio che vogliamo dare è che tutti i noi cittadini stiamo facendo dei sacrifici e quindi è giusto premiarci, coccolarci un po’". La trattoria non apre solitamente a pranzo, se non il sabato e la domenica. Durante la settimana lavora soprattutto di sera per cui le prescrizioni del Dpcm sono una mazzata: "Abbiamo calcolato che perderemo almeno l’80 per cento dell’incasso solito. L’alternativa era aprire a pranzo, ma per la nostra collocazione difficilmente riusciremmo a intercettare le pause pranzo degli operai. Ed ecco allora che per contenere il danno puntiamo su questa soluzione così da poter continuare a garantire lavoro ai nostri dipendenti e collaboratori (tra tempo indeterminato e chi viene chiamato nel week end si tratta di sei persone) e soprattutto mantenerci in contatto con i nostri clienti abituali". I quali a quanto pare hanno già fatto sapere di gradire l’iniziativa: "Per oggi pomeriggio abbiamo già alcune prenotazioni, se c’è bel tempo faremo accomodare queste persone all’aperto. Contiamo che la formula funzioni anche perché nelle prossime giornate la gente avrà il problema di cosa fare la sera: sono tante le famiglie, ma ultimamente anche i giovani che vengono da noi". Una curiosità: il cappuccino a merenda sa di esotico: "Eh già, ci capita anche di avere a tavola i turisti stranieri che visitano il museo Ferrari. A loro piace pranzare tradizionale in un borgo che richiama ancora l’Italia di una volta". Gianpaolo Annese