CronacaDefibrillatori salvavita in centro "Molti sono ridotti a pattumiere"

Defibrillatori salvavita in centro "Molti sono ridotti a pattumiere"

La denuncia di Luca Negrini (Fratelli d’Italia): "Nell’installazione in via San Carlo manca la strumentazione. Al momento è piena di rifiuti. Anche in piazza Grande il contenitore è vuoto. Altri sono danneggiati".

Sulle colonnine del centro storico che contengono i defibrillatori interviene Luca Negrini, Presidente cittadino di Fratelli d’Italia, sottolineando quello chea suo dire, è un problema serio di degrado: "La vandalizzazione delle colonnine contenenti gli apparecchi salvavita è la plastica rappresentazione del livello di inciviltà con cui Modena deve rapportarsi- commenta Negrini- Abbiamo potuto constatare che molte delle colonnine che contengono i defibrillatori sono state vandalizzate e alcune vengono utilizzate addirittura come recipienti dove gettare la spazzatura. Nello specifico- prosegue Negrini- In Piazza Matteotti la colonnina presenta la rottura della parte che andrebbe aperta solo in caso di emergenza, all’interno della stessa, il defibrillatore, è immerso nella spazzatura. Diverso è per quello che riguarda la colonnina in via Emilia angolo via S.Carlo in questo caso, non è presente il defibrillatore,ed è utilizzata a solo scopo di pattumiera. Segnaliamo inoltre che anche in Piazza Grande, proprio accanto alla scalinata che conduce all’interno del Palazzo Comunale la cabina che dovrebbe contenere il defibrillatore è vuota. Fratelli d’Italia – aggiunge Negrini – invita il Comune a prendere atto di questa situazione e ad attivarsi celermente. Chiediamo che siano eseguiti interventi di ripristino delle colonnine vandalizzate volte a garantire la giusta conservazione degli apparecchi siti all’interno delle stesse".

Fratelli d’Italia chiede anche che siano ripristinati i defibrillatori non presenti ovvero quello in Piazza Grande è quello in via Emilia angolo San Giacomo.

"Qualora invece non sia ritenuti necessari in quelle posizioni si proceda alla rimozione totale delle colonnine inutilizzate. – continua Negrini – Ricordiamo inoltre che, molti di questi apparecchi salva vita, sono stati donati grazie alla grande generosità di associazioni che hanno recepito i fondi necessari pertanto, a maggior ragione, la tutela di un bene così prezioso per la comunità tutta deve essere una priorità".