Zona tempio e Giardini, ancora degrado: "Ormai siamo la toilette della città"

Commercianti e residenti sono esasperati: "Abiti stesi sulle pietre, prostitute e spaccio"

Susanna Cubitosi mostra il degrado di vicolo Albareto (foto Fiocchi)

Susanna Cubitosi mostra il degrado di vicolo Albareto (foto Fiocchi)

Modena, 21 luglio 2014 - Escrementi umani ai lati della strada, preservativi e rifiuti di ogni genere, ma anche reti divelte dagli spacciatori per assicurarsi una comoda via di fuga dalle volanti.

Peggiora la situazione nella zona tempio stazione e, soprattutto, all’interno e nel perimetro dei Giardini Ducali. I titolari dei due bar situati nell’area verde, dopo aver segnalato più volte il degrado in cui versa l’area, oramai si dicono rassegnati per quelle che ritengono promesse mai mantenute.

Noi abbiamo ‘toccato’ con mano la situazione di abbandono che caratterizza quell’angolo di città, notando come, ad esempio, in vicolo Albareto, che costeggia l’ex cinema Principe, i marciapiedi si siano trasformati in un vero e proprio bagno pubblico. Per non parlare del laghetto del Parco, per le condizioni del quale, in questi mesi, sono insorti cittadini, esercenti ma anche la poliltica stessa.

Eppure, sottolinea Mario Enrico Rossi Barattini della Lega, che lancia nuovamente l’allarme sulla situazione degrado, davanti ad una giunta nuova, i vecchi problemi rimangono. "Abito a pochi passi dalla zona — denuncia l’esponente del carroccio — ed assisto quotidianamente a scambi di droga tra spacciatori e clienti all’interno del parco, alla presenza di disperati senza fissa dimora, che la mattina lavano i loro abiti nella fontana, per poi stenderli sulle pietre. Per non parlare della sempre più alta presenza di prostitute già al tramonto". Barattini chiede quindi al sindaco quali azioni intenda intraprendere per risolvere la situazione, ricordando come il Pd, che governa la città da 70 anni, abbia una responsabilità diretta su fenomeni di questo tipo».

«Il degrado e lo spaccio qui sono sotto gli occhi di tutti — afferma Silvano Boni, titolare del bar situato all’interno del parco — quando entra la polizia da una parte, gli spacciatori escono dall’altra, poi tornano indisturbati a fare quello che stavano facendo. Il movimento va avanti tutto il giorno, per non parlare del laghetto. E’ in condizioni pietose e gli hanno dato una pulitina giusto prima delle elezioni; ora è un pavimento verde».

Dello stesso avviso Marco Benassi, frequentatore abituale del Parco. «Rispetto all’inverno, quando si assiste a bivacchi notturni, la situazione in estate migliora leggermente grazie alla presenza di giovani e dell’apertura del bar. Lo spaccio, però, è all’ordine del giorno».

Disperata Susanna Cubitosi, titolare del chiosco della passeggiata. «La situazione del vicolo Albareto è drammatica; vedo persone e stranieri che ad ogni ora del giorno scavalcano la recinzione del parco, utilizzando il vicolo come via di fuga. La strada risulta da sempre abbandonata ed è utilizzata come toilette della città. Durante la notte, invece, gli spacciatori lasciano il posto alle prostitute e la mattina si trova un pò di tutto. Spesso chiudo presto, proprio per evitare che i miei clienti si scontrino con le ‘signorine’. Ho già chiamato diverse volte Hera, ma la situazione è sempre la stessa».

Valentina Reggiani