Continua a far discutere la scelta di non celebrare ufficialmente l’anniversario della scomparsa di Luciano Pavarotti. Il 6 settembre era ormai diventato una tradizione consolidata che, nel ricordo del Maestro, inaugurava la stagione del Belcanto.
Sebbene, come ha fatto sapere l’amministrazione, ci sia l’intenzione di organizzare un grande evento commemorativo dedicato al canto lirico per il 2025, in occasione del 90° anniversario della nascita di Pavarotti (che avrebbe compiuto 90 anni il 12 ottobre) sono molti, specialmente tra gli addetti ai lavori, coloro che contestano la scelta di annullare il ’Pavarotti day’. Nei giorni scorsi si sono espressi in modo molto critico Katia Ricciarelli e il cantante Raf. Ma non sono gli unici.
"Luciano – racconta Romano Maletti, ex presidente della Corale Rossini – era più giovane di me di un anno e dieci giorni. Abbiamo trascorso insieme gli anni più belli della nostra gioventù, condividendo momenti indimenticabili e, oltre alla passione per il canto, eravamo ottimi amici. Sono rimasto deluso dal fatto che non sia stato organizzato alcun evento in ricordo del Maestro. Dobbiamo ammetterlo – prosegue Maletti – il Festival ‘Modena città del Belcanto’ è un evento prestigioso, dove Luciano viene spesso menzionato, e anche la Corale Rossini, da parecchi anni, organizza regolarmente un concerto in sua memoria nella chiesa di Sant’Agostino; tuttavia, a mio avviso, il 6 settembre era necessario mantenere la tradizione del concerto. Non credo però sia giusto colpevolizzare il Comune".
"Ho partecipato per alcuni anni come corista al concerto in Teatro o in piazza Grande – commenta Francesca Nascetti, cantante e docente di canto al Liceo Musicale Sigonio – e penso che quest’anno l’amministrazione comunale abbia perso un’occasione importante per ricordare e ringraziare una delle personalità più importanti della lirica mondiale che, insieme alla spesso dimenticata Mirella Freni, tanto ha dato a Modena. È vero che durante l’anno, attraverso il Festival Modena città del Belcanto si ricorda la sua figura, ma a mio avviso, si dovrebbe fare di più".
In campo anche Elisa Rossini di Fratelli d’Italia che, a nome del centrodestra, deposita una mozione per ricordare il maestro Pavarotti. "Vogliamo cercare di porre rimedio all’assenza delle istituzioni che quest’anno, ignorando il sentimento della città, hanno deciso di passare oltre il 6 settembre e di non organizzare eventi. Riteniamo che il ’Belcanto Festival’ che l’amministrazione ha indicato come contenitore all’interno del quale far convergere tutte le iniziative commemorative non sia in realtà sufficiente per rendere omaggio ad una personalità che ha reso Modena famosa in tutto il mondo. Chiediamo di organizzare entro la fine del 2024 un evento in memoria di Pavarotti e di riprendere la tradizione del concerto".