"Dengue, zanzariere e repellenti per difendersi"

I consigli di Casaletti, direttore del Servizio Igiene pubblica. Migliorano intanto le condizioni del 75enne che ha contratto la West Nile

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Valentina Reggiani

Migliorano e non sono critiche le condizioni del 75enne affetto da West Nile, il primo caso del virus registrato a Modena. L’anziano è ricoverato in Neurologia all’ospedale di Baggiovara. Giovedì sera, intanto, è stato effettuato il primo di tre interventi di disinfestazione previsto in seguito alla manifestazione, nella zona di Albareto, di due casi accertati di Dengue, virus trasmesso da zanzare del genere Aedes, la cosiddetta zanzara tigre. Si tratta di persone conviventi rientrate dall’estero. Il dottor Giovanni Casaletti, direttore del servizio Igiene pubblica spiega quali sono i rischi e le misure di prevenzione.

In che modo una persona si può accorgere di aver contratto un virus di questo tipo?

"Spesso non ci si rende conto di essere stati infettati poiché il virus del West Nile non causa sintomi particolari. In alcuni casi possono esserci disturbi febbrili, simili a quelli dell’influenza quindi confondibili anche con banali patologie. In rarissimi casi possono esserci sintomi neurologici".

Come si trasmette la West Nile?

"La West Nile è veicolata dalle zanzare comuni che a loro volta si possono infettare pungendo uccelli migratori che si sono contagiati specialmente nelle zone settentrionali dell’Africa, dove svernano durante il periodo più freddo. Nell’uomo ma anche nel cavallo la carica virale nel sangue non è mai tale da infettare altre zanzare: l’uomo viene definito un ospite a fondo cieco. Una persona non costituisce quindi un rischio per il resto della popolazione. La Regione ha attivato a maggio una rete di monitoraggio con la cattura di zanzare adulte per verificare se siano infette e una settimana fa anche a Modena era stata rilevata una positività in un campione di zanzare. Questa rilevazione è stata seguita appunto da un caso umano".

E per quanto riguarda invece la Dengue?

"È trasmessa dalla zanzara tigre e in questi casi il tipo di intervento a tutela della salute pubblica è diverso rispetto ai casi di West Nile. Sul nostro territorio non ci sono zanzare tigri capaci di infettare l’uomo. Infatti Ausl e Comuni da maggio a ottobre attivano una rete di pronto intervento: nel momento in cui si sospetta un caso di Dengue il reparto ospedaliero che l’ha in cura preleva un campione di sangue inviato al laboratorio di riferimento di Bologna, che restituisce l’informazione. La rete di pronto intervento ha il compito di avvisare il Comune dove vive il paziente e il posto di lavoro. In entrambi i casi il Comune delimita sulla cartina un raggio di cento metri dai due luoghi e nel giro di tre giorni l’area viene sottoposta a bonifica ambientale.

Come possono proteggersi i cittadini?

"Con l’utilizzo di prodotti repellenti da applicare sulla pelle ed è importante soprattutto di sera. Il rischio è legato soprattutto alla zanzara comune. In casa è importante disporre di zanzariere e utilizzare i diffusori elettrici che limitano la presenza delle zanzare nelle nostre abitazioni".