Diacci va in cerca del bis: per la sinistra c’è Ferrari

Fermento elettorale a Novi, sfumato l’accordo tra de e civici: il centrodestra potrebbe scegliere un terzo candidato

Migration

La disponibilità dell’attuale sindaco Enrico Diacci a ricandidarsi per la guida del comune di Novi ha accelerato la corsa verso la consultazione che con ogni probabilità porterà a fine primavera alla elezione del sindaco e dei 16 candidati che comporranno il consiglio comunale. Eletto a sorpresa nel 2017 alla guida di una lista civica molto eterogenea e trasversale, che col 47,9% dei consensi raccolti tra gli elettori ha sbaragliato il campo dagli avversari ricacciando alla opposizione dopo 72 anni la sinistra rappresentata dal Pd e dai suoi alleati, Diacci si riproporrà per ricevere un secondo mandato. Localmente a sostegno della sua candidatura si è già costituito un comitato "Per Diacci sindaco 2022" che, nel frattempo, rispetto alla lista "Noi" con cui si era proposto 5 anni fa, si è esteso ad abbracciare altri esponenti della società civile. Definitivamente naufragato invece il tentativo di un accordo tra la "civica" di Diacci ed il centrosinistra, di cui pure si era parlato a seguito di un incontro svoltosi una decina di giorni fa, in cui Pd, Articolo Uno, Verdi, Italia Viva e Cinquestelle avevano chiesto ai rappresentanti della "civica" di prendere le distanze da eventuali adesioni di componenti del centrodestra e, inoltre, di azzerare le candidature compresa appunto quella di Diacci. "Ci è stato opposto un rifiuto – spiega Paolo Trande, segretario provinciale di Articolo Uno. Il motivo è che Diacci ed i suoi sono troppo legati alla fase politica del 2017". Il centrosinistra, dunque, si prepara a scendere in campo con un proprio candidato. "Si è aperto un cantiere – conferma il segretario provinciale Pd Roberto Solomita – di tutte le forze del centrosinistra largo, potenzialmente fino ad arrivare ai Cinquestelle, che definito il programma arrivi ad una candidatura a sindaco alternativa a Diacci". Manca l’ufficialità, ma il nome che circola insistentemente come candidato sindaco per lo schieramento di centrosinistra è quello di Marco Ferrari, farmacista, nome non nuovo e navigato poiché attuale assessore all’Ambiente nel comune di Concordia dopo essere stato assessore a Novi nella giunta della ex sindaca Luisa Turci. La ormai evidente frattura che si è creata tra i "civici" di Diacci ed il centrosinistra sta determinando non pochi imbarazzi nello schieramento di centrodestra, che sta valutando l’opportunità di proporre un suo nome di sindaco e una sua lista. C’è incertezza al riguardo nelle fila di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, legata al fatto che col loro 10% raccolto 5 anni fa potrebbero spostare l’ago della bilancia in caso di corsa a tre a favore del centrosinistra. "Stiamo lavorando per andare uniti come centrodestra" dice il referente provinciale della Lega Davide Romani. E il segretario regionale di FdI Michele Barcaiolo conferma: "Potremo maturare una decisione tra alcuni giorni".

Alberto Greco