Disabile, potrà sciare grazie a un benefattore

Perna (LAB 3.11) dona alle Piane uno slittino per atleti paralimpici. Il primo a provarlo sarà Remo, rimasto senza gambe dopo un incidente

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Quando la voglia di vivere è più forte di tutto. Domenica potrà finalmente tornare sulla neve e fare quello che più gli piace: sciare nonostante abbia subito l’amputazione di entrambi gli arti, dimostrando che nulla è impossibile. Domenica mattina Costantino Perna, legale rappresentante della LAB 3.11 Srl di Asti e produttore e fornitore dello slittino sci nordico paralimpico donerà lo strumento adattato per disabili al Centro Fondo Piane di Mocogno.

A provarlo per la prima volta, lanciando anche un importante messaggio a tutti i ragazzi con disabilità che amano lo sport sarà Celislami Rexhep, per tutti Remo, un ragazzo di 26 anni residente a Montese che ha perso entrambe le gambe in un incidente.

La consegna, alla presenza tra gli altri del sindaco di Lama Mocogno Gian Battista Pasini, del presidente della Provincia Tomei, di Federico Barbieri, presidente Asd Olimpic Lama, del signor Perna e di Sandro Sala, coordinatore scuola Sci Piane di Mocogno Sezione Fondo, avverrà alle 11 al Centro Fondo Piane di Mocogno.

«Sono emozionato per l’esperienza che mi aspetta – spiega Celislami Rexhep, di origine albanese – amo lo sport, in particolare quello invernale e lo sci, anche se ho sempre praticato più che altro snowboard e lo slittino mi permetterà di rimettermi in gioco sulle piste. Non so come andrà ma non vedo l’ora di provare. Sono rimasto vittima di un incidente circa dieci mesi fa – spiega il ragazzo – ero a Verona, in autostrada. Ricordo che eravamo in coda; c’era molta nebbia e stavo guidando il mio camion, come facevo ogni giorno. Era il mio lavoro...All’improvviso il boato e poi il vuoto. Ho ripreso conoscenza una settimana dopo».

Il 26enne, infatti, è stato tamponato con violenza dal tir che viaggiava in coda, dietro al suo mezzo. Il camion condotto dal ragazzo è piombato a sua volta contro quello che lo precedeva. «Sono rimasto schiacciato tra due mezzi pesanti, incastrato nella cabina. Era il 21 febbraio e ricordo di essermi svegliato una settimana dopo, all’ospedale di Borgo Trento. Sono rimasto sotto morfina per circa un mese; poi mi hanno comunicato che non erano riusciti a salvarmi le gambe. E’ stato meglio così: averlo saputo in un secondo momento mi ha permesso di accettarlo dopo aver superato la fase più critica. Ho subito l’amputazione di entrambi gli arti sopra al ginocchio ma, finalmente, la settimana prossima proverò le protesi: riprenderò finalmente a camminare».

Il giovane racconta di come la sua vita sia cambiata dal giorno dello schianto. «Non ero mai fermo: mi ero sposato da poco e lavoravo tanto. Non mi sono fermato neppure adesso; quando ho capito di non avere più le gambe mi sono detto: è capitato a me e vado avanti. Ho mia moglie accanto, gli amici e...lo sport. Ho ripreso subito a fare attività grazie all’associazione di Vandelli che mi ha permesso di iniziare a praticare l’Hockey in carrozzina. Ero alla festa dello sport di Modena quando mi hanno proposto di provare lo slittino e l’idea mi ha subito emozionato. Ho sempre fatto snowboard ma mi incuriosisce sciare da seduto: sarà sicuramente un’esperienza unica che però mi permetterà di tornare a fare quello che amo di più. So che la mia vita è questa ora: sicuramente più difficile ma comunque bella e ricca».

Il 26enne ci tiene poi a ringraziare Antonio Fenu, istruttore per atleti non vedenti e delegato regionale Fisip, federazione italiana sport invernali paralimpici Emilia Romagna, che domenica insieme a Perna consegnerà personalmente lo slittino al centro. «Sono contento – afferma Fenu – di questa opportunità tenuto conto che lo sci nordico è una delle discipline della federazione paralimpica sport invernali. Ringrazio Perna, produttore dello slittino, perché donerà uno strumento che potranno utilizzare tutti i disabili che hanno subito l’amputazione agli arti interiori. I ragazzi si spostano con la sola spinta delle braccia e sono felice che lo strumento sia ora a disposizione del centro di sci da fondo di Lama Mocogno. Mi sento poi di ringraziare il coordinatore della scuola Sandro Sala per il suo impegno e lo stesso giovane che sarà qui domenica per provarlo e che noi chiamiamo Remo: ha 26 anni e già faceva sport prima dell’incidente. Il suo temperamento rappresenta quello che intende simboleggiare il logo del comitato paralimpico: le tre gocce; dove non arriva il corpo arriva la mente; dove non arriva la mente arriva il cuore e lui incarna questo esempio: inclusione, integrazione perché il diverso non esiste. Sono orgoglioso degli atleti e di rappresentare l’Emilia Romagna– continua Fenu – spero che i ragazzi con disabilità fisiche o visive si avvicinino sempre di più all’attività sportiva».

Remo ha accettato l’invito dell’istruttore di partecipare alla consegna provando, contestualmente, ad utilizzare lo slittino appunto. Il messaggio che si lancerà dalle nostre montagne è rivolto ai tanti ragazzi con disabilità e non solo: nulla è impossibile e, soprattutto, insieme si possono cambiare le cose. Il Centro Fondo Piane di Mocogno attrezzato con Campo Scuola e Centro Servizi da domenica mattina avrà quindi a disposizione un seggiolino per atleti paralimpici: un ottimo supporto per l’avviamento e la pratica sportiva. Il ragazzo proverà lo slittino sotto l’osservazione del tecnico federale Fisip Paolo Marchetti.