Discarica di Finale, sette rinvii a giudizio

Accusati di falso, abuso d’ufficio e reati ambientali, dirigenti della Provincia e di Feronia, ente gestore, e tecnici di Arpae

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È arrivato il rinvio a giudizio ieri in tribunale a Modena per gli indagati nell’ambito del processo che vede al centro la discarica di Finale Emilia, sequestrata a dicembre di due anni fa. Le difese avevano chiesto il non luogo a procedere per tutti gli imputati ma il giudice ha rienuto necessario chiarire la delicata vicenda in dibattimento: l’udienza è fissata per il prossimo cinque luglio. Sette gli imputati nel procedimento: due dirigenti della provincia, due responsabili di Feronia, gestore della discarica, la stessa società oltre a due tecnici Arpae. Parte civile al processo, il comune di Finale Emilia. La Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli imputati accusati a vario titolo di abuso d’ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, omissione di atti d’ufficio, inquinamento ambientale e gestione di rifiuti non autorizzata. Il Comune di Finale Emilia si è costituito parte civile al processo. Nelle precedenti udienze premilinari il pm titolare del fascicolo, Marco Niccolini, aveva depositato ulteriori atti ma anche modificato il capo di imputazione: da reato ambientale colposo a reato ambientale doloso. Nell’ambito della scorsa udienza era stata invece prodotta una consulenza tecnica ed una delle difese aveva prospettato al Gip la possibilità di una perizia dal momento che, sul tema dell’inquinamento ambientale ‘prodotto’ dalla discarica di via Comunale Rovere , vi erano ‘divergenze’ emerse dalle consulenze redatte dai due periti del pm di cui una, appunto, risultava sfavorevole. A fronte di ciò le difese hanno poi prodotto tre consulenze tecniche di segno completamente contrario.

v. r.