Discarica, esposto contro Feronia "Vuole impedire le verifiche"

Il Comune di Finale, che si oppone all’impianto e teme per l’inquinamento, si è rivolto ai carabinieri: "Sigillatura dei collettori inopportuna: impedisce qualsiasi accertamento futuro sulle falde acquifere" .

Discarica, esposto contro Feronia  "Vuole impedire le verifiche"
Discarica, esposto contro Feronia "Vuole impedire le verifiche"

Dopo la vittoria riportata da Feronia nella Conferenza Servizi, che si è svolta a maggio, si fanno sempre più insistenti e concrete le azioni dell’amministrazione comunale e dei cittadini che si raccolgono intorno ai comitati che si oppongono alla discarica, gestita dalla società appartenente al Gruppo Hera, per impedirne la riapertura e l’"ottimizzazione". Per tanti, in realtà, sarebbe una operazione dietro cui si cela l’ampliamento dell’impianto, che per anni è rimasto chiuso. Ora, il Comune paventa che Feronia voglia – per così dire – insabbiare tutto, o meglio mettere un "sigillo a 4 collettori laterali" che impedirebbe ulteriori indagini per determinare eventuali sversamenti di inquinanti in falda. Per questo, a fronte della richiesta da parte di Feronia di sigillatura dei collettori, il sindaco di Finale Claudio Poletti, ieri mattina si è recato presso la caserma dei Carabinieri di Finale Emilia, dove ha consegnato un esposto contro Feronia da inviare al Procuratore della Repubblica di Modena. "La procedura – chiarisce Poletti – se attivata, precluderebbe ogni altra futura attività di accertamento circa l’inquinamento delle falde acquifere della discarica di Finale Emilia". Nella sostanza, si vuole che gli organi competenti "valutino la sussistenza di eventuali profili penalmente rilevanti in relazione alla chiusura dei collettori che renderebbe impossibile qualsiasi ulteriore accertamento sullo stato delle acque giacenti sotto il telo della discarica". Sia nei ricorsi presentati dal Comitato dei cittadini che nel ricorso al Tar Emilia-Romagna, consegnato a fine luglio dal Comune, si contestano, infatti, le conclusioni e le affermazioni dell’Ausl e del verbale finale della Conferenza Servizi circa le cause dell’inquinamento – peraltro limitato alle acque e non ai terreni – che "non dipenderebbero dalla discarica ma dalla natura del terreno e dalle attività agricole". "Per quanto la questione della contaminazione delle acque sotto-telo sia oggetto di differenti valutazioni tra i periti del Pubblico Ministero contro i periti di Feronia e Arpae – spiega il sindaco Poletti – riteniamo che tale operazione di sigillatura sia non solo inopportuna, bensì indebita in quanto renderebbe impossibile qualsiasi altro accertamento nel caso in cui il Giudice decidesse di procedere con la nomina di un suo perito". Con l’esposto presentato, l’amministrazione comunale intende anche formulare denuncia-querela, sempre in relazione ai fatti citati, nell’ipotesi in cui, dagli accertamenti svolti dalle autorità competenti, dovessero emergere fattispecie di reato per i quali la legge richiede la procedibilità a querela di parte.

Alberto Greco