"Disorientati senza il Cersaie"

"L’annullamento del Cersaie non ci ha colto di sorpresa, era nell’aria. Nonostante ciò, la notizia ha trovato i lavoratori del settore impreparati. Un anno senza l’esposizione Cersaie disorienta, accresce il senso di precarietà dettato dal recente lockdown e dall’attuale fase 2". A segnalarlo è Letizia Giello, segretario nazionale della Fesica-Confsal, settore ceramico. "I lavoratori – spiega Giello – si stanno chiedendo se il divieto di licenziamento sarà prorogato fino alla fine del 2020 e se esso sarà accompagnato da ulteriori settimane di integrazione salariale". Fortunatamente "gli ordini e il fatturato stanno salendo. Molti gruppi importanti hanno deciso di sospendere la cassa integrazione ‘Emergenza Covid-19’ sia per l’aumento di fatturato, sia per studiare meglio il mercato e tenerle in serbo". Ma resta "difficile vedere le cose in prospettiva. Gli interrogativi sono tanti: ci si chiede se questo aumento di richieste continuerà in settembre e se i mercati esteri si apriranno". D’altro canto "risulta rassicurante pensare che eventi programmati per il 28 settembre e il 9 novembre da Confindustria Ceramica, ci guideranno e ci prepareranno al Cersaie del 2021, forieri anche di un’altra speranza: la riapertura del tavolo per il rinnovo del contratto nazionale di settore.

I lavoratori e le loro famiglie hanno bisogno di sperare e di credere nel rilancio".

g.a.