
Cinquecento studenti di sei istituti superiori coinvolti, attraverso cinque appuntamenti e undici proiezioni: domani alla Sala Truffaut di Modena...
Cinquecento studenti di sei istituti superiori coinvolti, attraverso cinque appuntamenti e undici proiezioni: domani alla Sala Truffaut di Modena è previsto l’incontro di chiusura del progetto ’Dig Screen Education’ che ha coinvolto centinaia di ragazzi e ragazze utilizzando il linguaggio video e la narrazione filmica come pratica educativa. Giovedì l’ultimo appuntamento, dedicato alla visione di ’Romagna Tropicale’, docufilm sull’alluvione del 2023: il regista Pascal Bernhardt incontra e dialoga con i ragazzi. L’Associazione Dig è già al lavoro sulla prossima edizione del progetto.
Un viaggio attraverso terre, città, quartieri e vite colpite, infangate e franate a causa dell’alluvione che tra il 16 e il 17 maggio 2023 ha sommerso l’Emilia-Romagna; un percorso che porta all’incontro con gli scrittori del collettivo Wu Ming e con gli abitanti, dall’Appennino romagnolo alla bassa Romagna, cercando di elaborare un’analisi dell’evento catastrofico. E’ questo il filo rosso del docufilm ’Romagna Tropicale’, opera prima del regista francese Pascal Bernhardt, che ha ottenuto importanti riconoscimenti internazionali, come i premi al Berlin Indie Film Festival e al New York Monthly Film Festival. Il documentario viene proposto agli studenti degli istituti superiori di Modena come proiezione di chiusura della prima edizione del progetto DIG Screen Education - realizzato in partnership con la Sala Truffaut, gestito da Associazione Circuito Cinema e sostenuto da Fondazione di Modena nell’ambito del bando ’Mi metto all’opera’ - che ha voluto rendere i ragazzi protagonisti attivi di un percorso di comprensione di contenuti e di lettura guidata di fenomeni politico-sociali complessi attraverso le immagini video con cinque appuntamenti e undici proiezioni.
Domani i ragazzi incontreranno il regista Pascal Bernhardt chiamato ad approfondire, insieme a loro e al giornalista scientifico Marco Boscolo, le tematiche affrontate dal documentario.
Nell’ambito di Dig Screen Education le inchieste giornalistiche e i documentari hanno fatto da strumento e volano per diffondere e approfondire tematiche sociali collettivamente rilevanti: dal conflitto israelo-palestinese, al contrasto alle mafie, dal carcere minorile, alle migrazioni, fino alla questione ambientale; allo stesso tempo, attraverso l’esperienza guidata di giornalisti e autori, gli studenti hanno potuto acquisire conoscenze e competenze circa le tecniche, le modalità, gli strumenti propri del giornalista e delle inchieste giornalistiche.
La partnership tra Dig e le scuole del territorio è sempre più stretta e l’associazione pensa già alla prossima edizione, come spiega Davide Fonda, membro del direttivo di Associazione Dig-ets: "Faremo un follow up con le scuole per capire quali sono le tematiche che i ragazzi e i docenti sentono più urgenti e sulle quali focalizzarci; stiamo già pensando a una seconda edizione della rassegna che possa coinvolgere anche le scuole della provincia. Ci piacerebbe anche aprire alcune proiezioni alla cittadinanza - in orario serale - perché abbiamo notato un grande interesse per l’approfondimento di argomenti che riguardano tutti. Un interesse che ogni anno intercettiamo in occasione del nostro festival e che non si esaurisce in quei giorni".