
C’è chi scrive per ricordare. E chi scrive per restituire una voce ai luoghi che non parlano più. È questo...
C’è chi scrive per ricordare. E chi scrive per restituire una voce ai luoghi che non parlano più. È questo il caso di Luca Boffi, in arte Alberonero, artista e contadino che ha fatto della simbiosi con un campo di pioppi sulle sponde del Secchia un gesto artistico, ecologico, umano. Domani alle 18, nella sala conferenze del Palazzo dei Musei di Modena, si presenta ‘Caro Campo. Diario di lavoro’, un libro-reportage che racconta l’esperienza immersiva vissuta da Alberonero tra il 2019 e il 2021 a Campogalliano, all’ombra, e alla luce, di duecentonovanta pioppi destinati a essere abbattuti. Un diario fatto di osservazione silenziosa, venti opere temporanee, installazioni abbandonate al tempo e alla trasformazione, in ascolto del paesaggio e del suo ‘respiro verde’.
Accanto ad Alberonero, il lavoro si arricchisce dei contributi di artisti come Jacopo Valentini, Oscar Clò, Alberto Braida, Antonietta Elia, Matteo Paba, e di materiali realizzati e raccolti dall’autore: fotografie, registrazioni, oggetti trovati, frammenti di natura e di memoria. Il volume, prodotto da Studio Studio Studio e pubblicato da Viaindustriae Publishing (2023), è vincitore dell’Italian Council XI edizione, il prestigioso programma del Ministero della Cultura per la promozione internazionale dell’arte italiana.
L’incontro modenese è introdotto da Giorgio Giusti e vede dialogare, accanto all’autore, il direttore di MAMbo, Museo Morandi e Art City Bologna Lorenzo Balbi, lo storico dell’arte Franco Guerzoni e alcuni degli artisti coinvolti nel progetto. A concludere, l’intervento musicale del gruppo Musicanti d’la Basa. L’evento si inserisce nel cartellone di ‘Alberi Festival’ e viene organizzato dalla biblioteca civica d’arte e architettura Luigi Poletti. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
Maria Silvia Cabri