Don Giorgio, avvocati della Curia ’studieranno’ gli atti del processo

Lo ha annunciato il vescovo alla presentazione del volume dedicato al prete stroncato da malore nel 2000. Dopo la morte cadde l’accusa di far parte di una setta satanica: ora si vuole riabilitarne a pieno la memoria

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La figura di don Giorgio Govoni, deceduto nel 2000, e la sua vicenda giudiziaria, umana e pastorale, ancora dopo oltre venti anni dalla sua scomparsa è viva nel ricordo dei parrocchiani e di quanti lo conobbero e continua a riservare soprese.

Non è passato, infatti, sotto silenzio e nell’indifferenza l’annuncio fatto l’altra sera a San Felice dall’arcivescovo di Modena Erio Castellucci, che ha comunicato ai presenti di avere dato incarico ad uno studio legale di avvocati penalisti di ricostruire, alla luce di nuovi fatti emersi, quanto accaduto a don Giorgio Govoni, già parroco di San Biagio e Massa Finalese e noto come il ’prete camionista’.

"Rispetto alle accuse a don Giorgio – ha detto il vescovo in quella occasione, la presentazione del volume ’Preti e pastori’ – si può fare una ricognizione e verrà fatta, non dal punto di vista giuridico". L’obiettivo è chiarire ogni cosa per riabilitare pienamente la memoria di don Giorgio. Don Giorgio fu accusato, e poi prosciolto post mortem, dalla magistratura del tempo di essere a capo di una sorta di setta satanica che usava violenza sui bambini. Accuse infamanti, per le quali fu rinviato a giudizio, che spezzarono la sua fibra e il suo morale tanto che ebbe un infarto fatale nello studio del suo avvocato. Ci sono stati degli sviluppi dopo la sua morte, relativi ai fatti di cui era accusato.

"Abbiamo affidato a degli esperti penalisti la rilettura degli atti dei vari gradi del processo, non per riaprire il processo, ma per dire quali sono state poi le precisazioni successive. Poter stare a ciò che la magistratura ha detto e poter dire ’questo è quanto emerso, la Diocesi lo mette a disposizione’, questo mi sembra onesto. Di più non possiamo fare perché non si possono riaprire i processi che riguardano don Giorgio". Oggi la Curia modenese non si sbilancia e fa sapere in una nota ufficiale: "Attendiamo il risultato del lavoro che è appena iniziato". Per ora rimane, dunque, riservata anche l’identità dello studio incaricato. "Si deve aspettare che il procedimento sia presentato. Adesso è stato annunciato – ribadisce il vicario vescovile mons. Giuliano Gazzetti –. I legali sono stati incaricati di procedere nel senso voluto dall’arcivescovo".

L’altra sera, nella sede della SANFELICE1893 Banca Popolare, è stato presentato il volume che, oltre a don Giorgio Govoni, ricorda Monsignor Antonio Giusti e don Giuseppe Paradisi.

Alberto Greco