
Dona gli organi e salva una vita: l’ultimo atto d’amore di una 81enne
Ha donato gli organi, consentendo così di salvare una vita: è l’ultimo atto di generosità di una donna carpigiana di 81 anni, deceduta nei giorni scorsi all’ospedale Ramazzini di Carpi. Grazie al consenso dei familiari e al tempestivo intervento dell’équipe del procurement dell’Azienda USL di Modena, è stato possibile eseguire il prelievo di fegato e reni, che hanno subito preso la via per i trapianti, avvenuti di lì a poche ore a Verona, con una procedura d’urgenza salva vita, e a Bologna. L’intera operazione, coordinata dal Centro Regionale Trapianti dell’Emilia-Romagna, è durata circa 6 ore. Si tratta del secondo prelievo di organi da donatore a cuore battente eseguito al Ramazzini quest’anno, dopo quello del primo maggio scorso. La donna, ricoverata in gravi condizioni nel reparto di Rianimazione diretto dal dottor Alessandro Pignatti, nei giorni scorsi è andata incontro a un progressivo peggioramento delle condizioni neurologiche con il riscontro di un quadro clinico di morte cerebrale. Avvisata la referente del procurement, ha avuto inizio l’iter preparatorio al prelievo, con la collaborazione tra l’équipe anestesiologica, lo staff di sala operatoria e il laboratorio che ha eseguito tutti gli esami necessari a decretare l’idoneità alla donazione. "Una volta accertato il decesso della signora con criteri neurologici – spiegano Enrica Becchi e Barbara Ferrari, rispettivamente responsabile medica e coordinatrice infermieristica dell’attività di procurement aziendale – abbiamo chiesto l’autorizzazione alla donazione alla famiglia, che ha subito acconsentito dando così seguito a una volontà chiara e precisa della loro cara, espressa già 40 anni fa con l’iscrizione all’AIDO, l’Associazione Italiana per la Donazione di Organi. Una testimonianza d’amore per la vita e un esempio per tutti, di cui siamo tutti estremamente grati".
"Abbiamo agito subito – proseguono Becchi e Ferrari – per consentire ad altre persone di giovare di questo gesto di altruismo incondizionato. La persona che ha ricevuto il fegato, in particolare, aveva necessità urgente di un trapianto, un intervento che può salvarle in questo modo la vita".
A maggio scorso, il donatore fu un 70enne: anche in quel caso furono prelevati fegato e reni. Maria Silvia Cabri