Donna sbranata, un’associazione: ‘Ecco il piano per riabilitare i cani’

Un progetto per un programma di recupero e riabilitazione per i due cani di Sassuolo, uno dei quali ha sbranato martedì scorso l’89enne Carmen Gorzanelli. Lo ha proposto l’Aidaa, l’associazione italiana difesa animali e ambiente alle autorità veterinaria e alla procura di Modena. I due amstaff, su volontà della famiglia proprietaria della villetta dove è accaduta la tragedia, sono stati trasferiti al canile di Magreta. "C’è il rischio – spiegano dall’associazione - che i due cani debbano passare il resto della loro vita in una gabbia se non addirittura essere soppressi ed è per questo motivo l’associazione insieme ad alcuni esperti sta mettendo a punto un piano di rieducazione che preveda alla fine del percorso il riaffidamento dei cani in adozione, piano che appunto sarà pronto ed inviato alle autorità competenti nella giornata di domani". Va detto peraltro che essendo i due cani ancora di proprietà della famiglia di Sassuolo non è previsto al momento un piano di conferimento di adozione. I titolari possono incontrare i cani quando vogliono e al limite chiederne anche il ritorno a casa. Solo se i titolari rinunceranno alla proprietà dei due amstaff, Giove e Kira, (hanno 13 mesi, da 9 erano in via Marco Polo), allora si procederà con l’eventuale trasferimento in un’altra famiglia. I proprietari in questi giorni hanno preferito separarsi dai cani perché "non riuscivano più a vederli con gli stessi occhi. Loro volevano essere accarezzati, ma non ci riusciamo". La famiglia è in costante contatto con il canile; "ci hanno detto che sono tranquillissimi". Martedì scorso i cani hanno evidentemente percepito come un pericolo la presenza di una donna estranea nel cortile della villetta: Carmen era entrata in stato confusionale e probabilmente uno dei due amstaff ha inteso difendere la sua padroncina che era appena uscita dopo aver aperto il cancello pensando di trovarsi di fronte la madre.