"Dopo il punto nascite chiuderà l’ospedale"

Mirandola, lo sfogo del sindaco Greco: "Ausl e Regione dicono il contrario, ma mentono. Ricordo a Bonaccini che prese impegni precisi"

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"Vogliono chiudere il punto nascite di Mirandola: chi dice il contrario, dall’Ausl sino alla Regione, mente sapendo di mentire, con l’unico obiettivo di prendere tempo". Va giù duro il sindaco di Mirandola Alberto Greco, che dietro lo spettro della scomparsa alla fine dell’anno di questo reparto vi intravede lo "spettro della chiusura del Santa Maria Bianca". Da aprile, quando si decise di esternalizzare il servizio di ostetricia e ginecologia affidandolo ad una cooperativa esterna ed accogliendo partorienti solo per il parto fisiologico, e limitando altresì la strumentazione presente, il punto nascite di Mirandola ha perso indubbiamente appeal e con esso è sfumata la possibilità di avvalersi di quelle professionalità che potrebbero concorrere ad un suo rilancio sul piano delle casistiche affrontate e anche del numero di donne che si potrebbero rivolgere alla struttura. Nell’Area Nord nascono ogni anno quasi 600 bambini ma meno di 400 scelgono Mirandola, poiché per casi più complessi si è costretti a emigrare verso Carpi e Pieve di Coriano nel mantovano. Questo ha dato forza al Comitato Nascite, l’organismo tecnico creato presso l’assessorato regionale alla sanità, di cui fanno parte una quarantina di figure professionali, ginecologi, ostetriche, pediatri, neonatologi, medici di medicina generale, genetisti e funzionari dell’assessorato, compreso la direttrice sanitaria Ausl di Modena dottoressa Silvana Borsari, di esprimersi con una affermazione molto esplicita: "Si esprime all’unanimità a favore della richiesta di deroga, fino alla data del 31.12.2022, termine della proroga dello stato di emergenza sismica, dei Punto Nascite di Mirandola e Cento; si esprime contro la richiesta di deroga dei Punti Nascite di Mirandola e Cento successiva alla data del 31.12.2022".

L’Ausl per parte sua smentisce questa intenzione, ma al riguardo l’organismo di programmazione provinciale, la Conferenza socio-sanitaria territoriale, e la stessa Regione non hanno ancora preso posizione. "Non è assolutamente vero che si sia fatto tutto il possibile: non è stato fatto abbastanza. Nell’Area Nord – è convinzione del sindaco di Mirandola - siamo al cospetto di un lento ma progressivo smantellamento del punto nascite con numeri che flettono per scelte di riduzione delle categorie e casistiche di partorienti con dirottamento costante verso il Ramazzini di Carpi, esponendo la struttura ad un sempre più concreto rischio chiusura, reparto dopo reparto". E poi concludendo chiama in causa il presidente e Stefano Bonaccini poiché nel giugno 2022 - ricorda Greco - "furono presi impegni precisi".

Alberto Greco