Doppi turni o in classe. Mense, si cambia

Comune e Cir studiano soluzioni per i pranzi ’a distanza’. "Ma solo in pochissimi casi ragazzi costretti a mangiare in aula". .

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I trasporti, l’attività in palestra, il pranzo in mensa: l’anno scolastico che sta per iniziare sarà davvero inusuale. Ieri il Comune ha fatto il punto della situazione. Partiamo dai trasporti. Se i viaggi extraurbani verso le scuole superiori rappresentano un grosso nodo da sciogliere, il servizio di navette organizzato dal Comune ’dorme sonni più tranquilli’. Piazza Grande, infatti, fa sapere che il servizio, utilizzato lo scorso anno da più di 400 ragazzi, è pronto a ripartire. Fino al 31 agosto le famiglie, che ne sono state per tempo informate, possono aderire. Le domande devono essere presentate esclusivamente online, sul sito del Comune. I bus portano alle scuole primarie, secondarie di primo grado e, in via eccezionale, alle scuole dell’infanzia gli studenti (e bambini) residenti in zone particolarmente distanti e non servite dai mezzi pubblici di linea. Di anno in anno, in base alle effettive esigenze degli utenti vengono definite le linee di trasporto da attivare.

Passando alle palestre, "il loro utilizzo condiviso con le società sportive – spiega il Comune – prevede la sanificazione dei locali e degli spogliatoi da parte della società sportiva e della scuola dopo l’utilizzo".

Sono ancora in corso, invece, riflessioni rispetto alla modalità organizzativa del servizio di prescuola che dovrà tenere conto del personale aggiuntivo Ata in corso di assegnazione nelle scuole, mentre in nidi e infanzia comunali gli accessi differenziati partiranno già dalle 7.30 assorbendo di fatto esigenze di prescuola.

Ultima ma non meno importante, la ristorazione scolastica. Il tema è stato approfondito in sede di Conferenza dei servizi con una rappresentante di Cir che sta studiando, insieme all’amministrazione comunale, alle scuole e di concerto con il Servizio nutrizione dell’Ausl, le modalità meglio rispondenti ai criteri igienico sanitari previsti. Se il problema non sussiste per nidi e scuole d’infanzia, per le primarie si stanno profilando soluzioni diverse modulate per le singole scuole che, in generale, a Modena, godono però di spazi piuttosto grandi. Dove non è stato possibile ricavare ulteriori spazi, si propende per l’adozione, in taluni casi la conferma, dei doppi turni a mensa, ma con doppia apparecchiatura e pulizia supplementare. Bambini e insegnanti mangeranno quindi al loro posto, mantenendo le distanze ed evitando file ed assembramenti, ma insieme a bambini di altre classi, conservando quindi il valore di socialità cha da sempre ha il pasto a scuola, anche se non potranno provvedere a sparecchiare il loro posto e a differenziare i rifiuti. Solo laddove inevitabile, sarà effettuato il consumo del pranzo in classe, ma il pasto sarà uguale a quello dei bambini che mangiano in refettorio, composto quindi da cibi caldi, freddi e non in monoporzione, con pasto distribuito dagli operatori Cir per evitare code e assembramenti, pulizia approfondita prima e dopo il pranzo anche con l’ausilio del personale scolastico. Inoltre, si valuta l’utilizzo di vassoi che contengano tutte le pietanze per facilitare il consumo del pasto, accanto alla possibilità di continuare ad utilizzare piatti e posate compostabili come in mensa.