"Dorando Pietri, epilogo già scritto da tempo"

Bonzanini (Lega) attacca l’amministrazione Bellelli: "Dalla giunta anche stavolta un errore di pianificazione"

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"La vicenda della polisportiva Dorando Pietri, che a causa della situazione debitoria non più sostenibile ha richiesto la liquidazione, è tanto spiacevole quanto risaputa da anni". Giulio Bonzanini, consigliere comunale della Lega interviene in merito alla vicenda della messa in vendita dell’ultimo immobile della polisportiva Dorando Pietri. Nello specifico si tratta dello stabile in cui ha sede la bocciofila. "Questo epilogo – prosegue Bonzanini – sottolinea nuovamente la mancanza di pianificazione da parte di una giunta Pd poco attenta alle esigenze della propria comunità, anche dal punto di vista dell’offerta sportiva che, in questo caso, coinvolge ben 200 soci. Parte della struttura, oltretutto, è interessata da anni dal progetto di trasferimento tanto dei servizi sociali quanto della polizia locale della nostra Unione Terre d’Argine. Un’esigenza impellente che viene tuttavia continuamente procrastinata e che rischia, come tante altre situazioni in perenne attesa, di rimanere un mero progetto scritto su carta, come spesso purtroppo ci siamo abituati a vedere a Carpi. Alla nostra città servono meno parole o promesse (puntualmente disattese) e maggior concretezza. Urgono misure a sostegno dello sport e di tutte quelle realtà locali che ne sostengono e stimolano il tessuto sociale cittadino, grazie all’impegno di professionisti e volontari che meritano il massimo sostegno (concreto) da parte delle proprie istituzioni locali".

Il rapporto tra la polisportiva Dorando Pietri e il Comune di Carpi inizia nel 1974 con la concessione del diritto di superficie gratuitamente sopra l’area fino al 2031. Ad oggi non esiste alcun atto, n’è una delibera che impegni l’Amministrazione all’acquisto dell’immobile: "Non esistendo alcun obbligo a carico del Comune – sottolinea Bonzanini – stiamo valutando come muoverci, nel caso in cui decidessimo di fare una proposta concreta".

Maria Silvia Cabri