Dormitorio ’fantasma’ di fianco al Mef

Due uomini, originari della Guinea, sono stati fermati e denunciati dalla polizia locale di Modena per aver abusivamente occupato un edificio disabitato. La proprietà è stata diffidata ad effettuare il ripristino degli spazi.

Dormitorio ’fantasma’ di fianco al Mef
Dormitorio ’fantasma’ di fianco al Mef

Stavano ancora dormendo, dopo esservi entrati abusivamente, all’interno di un edificio disabitato in via Soli, vicino alla stazione ferroviaria e a due passi dal Museo Enzo Ferrari, quando gli agenti della polizia locale di Modena hanno effettuato un controllo, in presenza dei proprietari già informati su precedenti accessi illeciti. I due uomini, un 33enne e un 35enne, originari della Guinea e in regola con le normative sul permesso di soggiorno, sono stati quindi fermati e denunciati nella mattinata di martedì; per la proprietà è scattata invece una diffida amministrativa per il ripristino degli spazi. L’esito fa parte delle attività di controllo dell’area del centro storico prossima alla stazione. In particolare, le attenzioni degli agenti erano da tempo focalizzate, appunto, su un edificio in disuso da circa dieci anni, in via Soli, in prossimità del museo. Secondo le segnalazioni dei residenti il complesso, appartenente a una società modenese cessata da un ventennio e attualmente in liquidazione, era oggetto di accessi abusivi. Un primo controllo degli operatori, avvenuto a fine ottobre, aveva evidenziato l’effettiva forzatura della recinzione dell’area cortiliva del complesso e pure tracce di bivacchi. All’accertamento ha fatto seguito quindi l’avvertimento dei proprietari. Proprio nella giornata di martedì, in occasione di un ulteriore sopralluogo con la proprietà, gli agenti, insospettiti dalla recinzione del cortile nuovamente scardinata, hanno perlustrato il seminterrato del complesso, adibito a cantina, rilevando all’interno la presenza dei due uomini che dormivano. Accompagnati al comando di via Galilei, sono stati dunque identificati e denunciati; dalle verifiche sulle banche dati ministeriali è emerso che i due, senza fissa dimora e regolarmente in Italia, avevano precedenti reati legati sempre all’occupazione abusiva di edifici e all’inosservanza di norme sugli stranieri.