Dossi lungo via Pista, c’è l’ok allo spostamento

Ha successo la petizione depositata dalla lista di Francesco Macchioni. Menani: "Saranno messi prima degli incroci pericolosi, non dopo"

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Sono bastati pochi giorni, a Francesco Macchioni, per vincere la ‘sua’ battaglia a proposito dei dossi collocati su via Pista. Qualche giorno fa, infatti, il capogruppo dell’omonima lista civica aveva dato notizia di come circa cento cittadini avessero firmato una petizione, regolarmente depositata e protocollata in Comune, con la quale si mettevano in evidenza le criticità relative alla circolazione viaria in quella zona, e ieri il sindaco, Francesco Menani, ha rassicurato i promotori della petizione circa un impegno da parte dell’Amministrazione. La petizione, promossa dalla lista Macchioni, portava all’attenzione dei tecnici comunali la necessità di spostare alcuni dossi artificiali collocati appunto tra via Pista e la zona dell’Ancora a favore di una loro successiva realizzazione in punti più strategici per la sicurezza dell’abitato. Abitato che è quello che insiste tra via Pista, via Ancora e via Staffette Partigiane, dove i problemi relativi al traffico di scorrimento sono oggetto di doglianza da tempo da parte di chi abita in zona: i residenti chiedono pertanto che "un dosso venga realizzato presso l’uscita della rotonda del comparto W in corrispondenza al civico 200 della via Ancora, con eventuale rimozione di quello già esistente, un altro venga invece realizzato in prossimità del parcheggio di via Pista". I dossi esistenti, fanno sapere i residenti, una volta realizzati i nuovi potrebbero essere rimossi. La soluzione era già stata proposta alla Giunta, che aveva dato un ok di massima alla soluzione proposta dai cittadini, in occasione degli incontri di quartiere ma, fa sapere il sindaco, allora i tempi non erano maturi: oggi, spiega il primo cittadino, lo sono, "anche dal punto di vista economico, e manterremo l’impegno preso".

L’intervento, precisa Menani, "si può fare perché si parla di una strada che non è percorsa dal trasporto pubblico o da mezzi di soccorso, e i dossi erano stati installati dopo, non prima degli incroci pericolosi: una cosa inutile paragonabile a voler costruire una casa partendo dal tetto".

Lo stesso Menani aggiunge di essere stato lui stesso a chiedere a Macchioni, "che in quella zona conosce tutti, di raccogliere le firme in modo di avere la certezza che tutti quanti siano a favore dell’istallazione di dossi che, la notte e soprattutto nel periodo estivo quando si è propensi a lasciare aperte le finestre, possono risultare fastidiosi a causa del rumore".

s.f.