"Dpiù Modena, mendicanti molesti. Il discount sotto assedio"

Via Emilia Ovest, le proteste del responsabile: "Sono in quattro, bevono e diventano aggressivi. Offendono le cassiere se non vendono loro l’alcol"

Gli agenti della municipale allontanano un mendicante (Foto di repertorio Businesspress)

Gli agenti della municipale allontanano un mendicante (Foto di repertorio Businesspress)

Modena, 9 novembre 2019 - «Se i clienti si rifiutano di lasciare l’euro del carrello li rincorrono e li strattonano fino a prendersi le monete con la forza. Quando le cassiere provano a negare loro l’alcol le aggrediscono e le offendono e hanno mandato in ospedale pure l’addetto alla sicurezza che ha cercato di proteggere le ragazze. Siamo da anni in ostaggio di queste persone». E’ un appello disperato quello che lancia Gianpiero De Luca, responsabile del Dpiù di via Emilia Ovest.

Da oltre tre anni, infatti, un gruppo di quattro stranieri, di cui un giovane originario della Guinea e tre nordafricani staziona e bivacca abitualmente davanti al punto vendita. Ma non è certo questa la circostanza che preoccupa i dipendenti del Dpiù: il problema, infatti, è che i quattro stranieri che hanno praticamente eletto a dimora il discount e l’area circostante, dove la notte dormono, quotidianamente si ubriacano divenendo poi particolarmente aggressivi non solo con il personale ma anche con i clienti. Una situazione che ha gettato gli operatori in un clima di puro terrore: se cassieri, direttore o guardie si ‘azzardano’ infatti a negare alcol o soldi al branco, subiscono aggressioni verbali o fisiche e sono continui gli interventi delle forze dell’ordine.

«Ci sono giorni in cui siamo costretti a chiamare la polizia anche più volte vista la pericolosità sociale dei soggetti – denuncia il responsabile – parliamo di persone che vivono davanti al Discount da anni e che iniziano a bere alcol già la mattina. Nel tardo pomeriggio aumentano ‘la dose’, evidentemente per non patire freddo la notte e diventano veramente pericolosi. Teniamo presente – continua De Luca -, che se ci rifiutiamo di vendere loro alcol non solo ci aggrediscono ma chiamano altri connazionali affinchè acquistino le bottiglie al posto loro. Insomma, la situazione sta diventando impossibile e da tempo se la prendono pure con i clienti che, spaventati, evitano di tornare da noi a fare spesa. Quando escono dal supermercato, infatti, li seguono per ottenere i soldi inseriti nel carrello e se si rifiutano di consegnare loro le monete li strattonano. Spesso se la sono presa con le cassiere: le minacciano e le offendono se negano loro gli alcolici e la guardia è stata ferita con una lattina proprio perchè tentava di allontanarli. Il ragazzo della Guinea è il più pericoloso: avrebbe bisogno di aiuto». Il responsabile si appella quindi alle istituzioni competenti prima che la situazione degeneri. «Ogni tanto passano la notte nelle casette del parco Ferrari ma si ripresentano qua, puntuali, ogni mattina. Se le forze dell’ordine non possono allontanarli mi rivolgo alle associazioni affinchè qualcuno si occupi di queste persone: così non si può andare avanti».