Droga nascosta tra i panni sporchi Blitz in lavanderia: due arresti

Pusher fermati dopo la fuga: calci e pugni ai carabinieri. Avevano cocaina e 7mila euro

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Qualche residente si è reso conto che quella sostanza che circolava all’interno non fosse esattamente detersivo in polvere e che quei ragazzi non venissero così spesso perché maniaci del pulito. E ha pensato bene di avvertire i carabinieri. Dopo un blitz i militari hanno arrestato due spacciatori che avevano stabilito come centrale di compravendita una lavanderia a gettoni nell’immediata periferia della città. Luogo chiuso ma di passaggio, non molto frequentato: i pusher avranno pensato che fosse l’ideale per non dare nell’occhio. Da tempo però i carabinieri dell’aliquota operativa della compagnia di Sassuolo stavano raccogliendo le segnalazioni di cittadini che avevano notato movimenti sospetti. I militari hanno predisposto un piano di appostamento, appurando che effettivamente ci fosse un’intensa attività di spaccio e che ci fossero anche persone all’esterno che facevano da palo. Gli spacciatori agivano anche quando c’erano dentro altri clienti, per mimetizzarsi: davano appuntamento agli acquirenti e poi di nascosto spostavano la merce in cambio di denaro tra biancherie, giacche e pantaloni da lavare. I carabinieri hanno ricostruito tutto e lunedì pomeriggio hanno deciso di procedere al blitz. In borghese, sono riusciti a intercettare il complice, che nonostante fosse stato avvertito dal palo, non ha fatto in tempo a liberarsi della droga contenuta in alcune buste e appoggiata sul tavolo della lavanderia. I due ragazzi, di origini marocchine, un 34enne e un 27enne, però si sono dati alla fuga per le vie della città, per circa due chilometri. Non hanno esitato anche a scavalcare la recinzione di una villetta lanciandosi nel vuoto dalla parte opposta a un’altezza di circa 5 metri per raggiungere la strada e sfuggire ancora alla cattura. Arrivati in centro però, alcuni cittadini accorsi in supporto dei carabinieri hanno rallentato la fuga dei pusher parandosi davanti: i due sono stati finalmente bloccati sebbene abbiano continuato a dimenarsi con calci e pugni nei confronti dei militari. Un militare ha riportato anche diverse escoriazioni. La perquisizione personale ha permesso di scoprire oltre 7mila euro in contanti che i due avevano addosso, somma sequestrata, oltre a 13 grammi di cocaina abbandonati nella fuga e trovati all’interno della lavanderia. I due pusher, senza fissa dimora, con diversi precedenti, sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale. Nella mattinata di ieri l’arresto è stato convalidato dal giudice e per i due è scattato il divieto di dimora nella provincia di Modena. Gianpaolo Annese