Due casi in un giorno, i contagi restano bassi

Si tratta di pazienti che affronteranno un periodo di isolamento in casa non avendo sintomi gravi. Morto un 93enne positivo di Pavullo

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L’andamento dei contagi resta fortunatamente il medesimo da giorni: a due passi dallo zero. Situazione che si è verificata per la prima volta la settimana scorsa quando la nostra provincia per un giorno è diventata Covid zero, appunto. Ieri infatti si sono registrati due soli contagi: uno a Castelfranco ed uno a Modena città ma, in entrambi i casi, i pazienti sono in isolamento domiciliare. Segno che le loro condizioni non sono fortunatamente così gravi da necessitare il ricovero. Purtroppo si aggiunge un nuovo decesso, che porta così il numero delle vittime del virus a 467. A spegnersi, ieri, una 93enne di Pavullo. La buona notizia è sempre legata alle guarigioni: undici in più i pazienti primi di sintomi e 44 nuovi guariti con il doppio tampone negativo. Alla data di ieri sono 3.102 le persone guarite clinicamente, di cui 2.950 con anche il doppio tampone negativo. Fortunatamente resta basso anche il numero di contagi a livello regionale: sono 24 i nuovi positivi in più rispetto a lunedì. Otto invece i nuovi decessi di cui uno, appunto, nel nostro Appennino.

Diminuiscono anche i ricoverati nei reparti Covid e nelle terapie intensive. Intanto arrivano nella nostra Regione nuovi ‘esperti’: sono scesi ieri in stazione a Bologna 15 infermieri volontari della task force del Dipartimento nazionale della Protezione civile: tre sono assegnati a Modena.

La responsabile della Sanità del Pd Nadia Manni e il responsabile del Lavoro Alessandro Poggi invitano a una riflessione su come tutelare la sanità pubblica. "Abbiamo attraversato mesi molto difficili per il sistema sanitario e socio sanitario. Abbiamo superato le fasi più difficili, puntellandoci sull’importante numero di operatori che per diversi ruoli e professioni si è dedicato giorno e notte alla emergenza. Giunge ormai il momento di aprire qualche riflessione. In quali punti la nostra rete di servizi poteva tenere meglio? Dove siamo andati maggiormente in difficoltà? La rete degli ospedali modenesi si è ridefinita velocemente – ricorda Manni –, reinventando soluzioni a disposizione dei cittadini, con l’ausilio del territorio e del volontariato. Bene il funzionamento del commissariamento disposto dal presidente Bonaccini, con il commissario ad acta Venturi. Di certo va ridefinito il ruolo della Ausl verso i soggetti gestori accreditati, pubblici e privati. La qualificazione ottenuta in questi anni ha portato a esiti importanti e ci ha permesso di ridurre la portata del virus, ma di certo dove ha colpito non ha lasciato scampo. Come fare a migliorare ancora, in un equilibrio tutto nuovo e da ripensare tra responsabilità gestionali e responsabilità sanitarie pubbliche? E infine, può la prevenzione fare di più?". Aggiunge Alessandro Poggi: "É stato già annunciato l’arrivo del bonus da 600-650 euro per 2.500-3.100 medici in formazione degli atenei della regione e per oltre 1.000 tra soccorritori e infermieri dipendenti impegnati sulle autoambulanze. Un’ottima notizia che mi fa particolarmente piacere come medico in formazione, e che, simbolicamente, riconosce i giusti meriti a tanti specializzandi che sono stati impegnati in prima linea nella gestione dei pazienti Covid, e anche a quegli specializzandi che non hanno direttamente gestito pazienti Covid ma che hanno comunque compiuto uno sforzo in questi mesi".