Due milioni per il polo infanzia: nuovo nido e materna ampliata

Il nido Panda di Medolla potrà finalmente disporre di uno spazio tutto suo soddisfacendo anche le esigenze di riorganizzazione della scuola materna statale Rock No War. Sarà realizzato grazie al finanziamento, di cui si è appreso in questi giorni, di 2.376.844 euro ottenuto dall’amministrazione con il Pnrr. Il progetto candidato sul bando denominato ’Potenziamento dei servizi di istruzione’ riguarda la costruzione di un edificio destinato ad accogliere il nido, che permetterà altresì di allargare gli spazi della scuola materna. L’area su cui sorgerà il nuovo nido è a fianco dell’attuale scuola dell’infanzia e al nido, tra via Firenze e piazza Missere, e precisamente sui terreni già destinati ad "attrezzature comuni per l’istruzione". "L’intervento – fanno sapere il sindaco Alberto Calciolari, l’assessora ai Lavori pubblici e Bilancio Franca Paltrinieri e Graziella Zacchini, vicesindaca e assessora ai Servizi educativi – è rivolto al miglioramento dei servizi alle bambine e ai bambini, al sostegno alle famiglie e ai genitori che lavorano, creando un polo scolastico con edifici separati e ampi per le scuole, ma su un’unica area, collegati e con cucina centrale al servizio di entrambi. Si tratta di un’opera importante e necessaria alla quale l’amministrazione e l’Ufficio Tecnico stavano lavorando da tempo, in costante confronto con la dirigenza e gli educatori di entrambe le scuole. I lavori come previsto da Pnrr dovranno essere aggiudicati entro il 31 maggio 2023".

Il progetto prevede la realizzazione di una nuova struttura coperta di circa 212 metri quadrati destinata alla nuova cucina, in grado di fornire pasti per la scuola dell’infanzia, il nido e la scuola primaria, mentre il nuovo nido sarà esteso su una superficie di 1.174 metri quadrati.

L’edificio attualmente condiviso da entrambe le scuole verrà così interamente utilizzato per la materna, consentendo ad essa di poter disporre di dormitori e spazi più ampi e funzionali.

La recente epidemia sanitaria ha amplificato, infatti, le criticità esistenti ed evidenziato la necessità di recuperare ulteriori spazi.

Alberto Greco