Due tunisini aggrediti da giovane albanese

Uno dei ragazzi è stato accoltellato, l’altro preso a calci e pugni . Il raid è avvenuto all’interno della comunità Atlante in strada Martiniana . .

Due tunisini aggrediti  da giovane  albanese
Due tunisini aggrediti da giovane albanese

Ieri mattina una delle comunità di accoglienza per stranieri è stata nuovamente teatro di una violenta rissa che ha visto coinvolti tre minori non accompagnati: due tunisini di 15 e 16 anni aggrediti da un albanese 17enne. Quest’ultimo, per motivi legati, a quanto pare, alla convivenza ‘forzata’ ha accoltellato i ragazzini, colpendone uno dei due con un coltello, estratto durante il litigio. Dopo aver affondato il fendente il ragazzino si è scagliato anche sull’altro minore, colpendolo con calci e pugni. Fortunatamente il minore colpito non ha riportato ferite gravi ma è stato poi trasportato insieme al connazionale al Policlinico per le medicazioni.

L’episodio è avvenuto alle 9.30 all’interno della Comunità Atlante, in strada Martiniana, gestita dal Ceis in convenzione con il Comune. Sul posto sono accorse subito le volanti, che hanno poi accompagnato il responsabile in questura. Il minore è già stato allontanato dalla comunità, che accoglie 30 giovani stranieri. "Subito hanno chiamato i sanitari del 118 e la polizia – dice Giovanni Mengoli (nella foto) – La nostra organizzazione ha aperto questa comunità di prima accoglienza per rispondere all’invito del Comune di collaborare all’accoglienza, che in questi ultimi due mesi sta diventando molto massiccia sul nostro territorio- rimarca. Chiaramente essendo ragazzi appena arrivati, possono emergere situazioni spiacevoli come questa. E’ fondamentale che gli enti che fanno parte della rete di accoglienza collaborino e restino uniti nei confronti di questi ragazzi. Quando la rete non è solida – continua Mengoli – più facilmente possono verificarsi esiti delinquenziali. Sarebbe più semplice se i numeri fossero più bassi: nelle strutture che abbiamo dovuto aprire d’urgenza, con numeri che non sono i migliori per fare una buona accoglienza è sempre difficile trovare personale motivato e formato. In questo contesto capita, e non è la prima volta, che si verifichino risse tra i ragazzi. Servono risposte immediate: non con procedimenti che avranno un esito tra due anni, al fine di dare un segnale rispetto agli altri, ovvero che certe cose non sono tollerabili. Quello che è accaduto, per noi, non può essere tollerato".

Ieri la polizia ha controllato alcuni stabili in stato di abbandono e oggetto, peraltro, di esposti e segnalazioni da parte dei residenti per via vai sospetti. In un palazzo di via Cesare Costa sono stati trovati giacigli di fortuna, rifiuti e condizioni igienico sanitarie precarie. L’ispezione dei garage e delle cantine ha rilevato la presenza di due giovani libici rispettivamente di 20 e 27 anni, privi di documenti di riconoscimento. Un altro controllo in zona Ponte Alto ha permesso di rintracciare un cittadino marocchino anch’esso privo di documenti

Valentina Reggiani