Uno studentato nel direzionale Manfredini, l’ex Alcatraz. La cordata di imprenditori attende solo di essere contattata.
L’idea nel concreto sarebbe realizzare "circa 200 posti letto che occuperebbero il 65% dello spazio complessivo dell’immobile. Previsti poi alloggi per il personale impegnato nelle istituzioni, forze dell’ordine, personale del Tribunale/Procura, ma anche affitti brevi per contenere la conversione a quel mercato da parte dei piccoli proprietari e ridurre i canoni degli affitti a lungo termine: un aiuto cioè alle famiglie modenesi".
In programma, secondo l’ipotesi progettuale, spazi per negozi o attività di servizio al quartiere, un ristorante-mensa interno aperto al pubblico, predisposto anche per incontri tra studenti con possibili investitori "per favorire scambi di idee per creare nuove startup".
Il progetto prevede poi locali a disposizione del quartiere, spazio per associazioni impegnate nella integrazione di studenti e lavoratori stranieri.
Già, ma com finanziare il tutto? Come si diceva, ci sono a disposizione 4 milioni di euro dal Pnrr. "Da una recente verifica sul portale del ministro dell’Università e ricerca, il progetto di studentato nel Manfredini appare ancora in graduatoria, avendo superato la prima valutazione risulta ancora meritevole del finanziamento a fondo perduto, ma per accedervi si deve dimostrare il titolo di proprietà, che invece ha Modena Life".
Il settore immobiliare è in una fase complicata caratterizzato da una forte instabilità compresa quella dei prezzi riguardanti i materiali, situazione mai vista in tanti anni. Chi gliela fa fare a questi imprenditori a imbarcarsi in una simile avventura dagli esiti incerti? "Lo spirito è quello che Modena possa continuare a crescere e offrire opportunità a chi decide di viverci. La remunerazione da noi prevista non è molto allettante, ma il contributo da 4 milioni del Ministero dell’Università e ricerca potrebbe essere decisivo per compensare i sempre possibili aumenti dei costi e possibili imprevisti".
g.a.